Sono arrivati da Andria (Puglia) dopo aver dato vita come animatori a un riuscitissimo “Grest”. Sono solari e pieni di entusiasmo, guidati e coordinati da don Leonardo Pinelli della parrocchia Madonna di Pompei insieme a due animatori. Sono giunti in terra di Sicilia con un programma concordato da mesi per percorrere tappe di richiami alla memoria con una parola d’ordine: devenire “Artigiani del bene comune “.
Don Leonardo specifica: “Quando un artigiano crea qualcosa non è detto che la seconda opera d’arte sarà uguale alla prima. Agisce con creatività, solarità e bravura dando sempre il meglio di se. Anche noi dobbiamo essere cosi- dice il sacerdote- dare voce e vita a eventi creativi e originali che cantano la bellezza del vivere sul sentiero del Vangelo”: Il primo abbraccio virtuale avviene presso la sede di Presidenza del Parlamento della legalità Internazionale. Mons. Michele Pennisi, informato della presenza degli amici di Andria ci riceve con semplicità e entusiasmo.
“Vi do’ il benvenuto – dice l’Arcivescovo di Monreale e guida spirituale del movimento – ricco di grande ammirazione per ciò che fate e per questo gemellaggio con il Parlamento della Legalità che fortemente incide tra i giovani specie nel mondo scuola”.
Antonio , un giovane del gruppo chiede all’Arcivescovo come si sente ad essere definito “Il Vescovo dell’Antimafia “: Mons. Pennisi sorride e precisa: ” Non sono il Vescovo dell’antimafia io sono il sacerdote il pastore che non va contro nessuno ma a tutti indica il sentiero di Cristo e della Conversione vera e autentica non di facciata “. Va diritto l’Arcivescovo e esorta i giovani ” a dire no a ogni forma di mafia, camorra… sacra corona unita, insomma a tutto cio’ che sa di mafia e di violenza.” E precisa “Ho scritto dei decreti dove se un
padrino di battesimo o cresima ha avuto condanne per mafia non puo’ ricoprire questo ruolo come del resto chi si macchia di violenza non può fare parte di nessuna congregazione religiosa”.
Dopo aver parlato positivamente del Parlamento della Legalita’ internazionale e del suo ruolo nel tessuto sociale, mons. Michele Pennisi conclude “Rimanete libera da ogni schiavitu’, dite a chiare lettere da quale parte state e amate Gesu’ Cristo e la Chiesa: il resto non serve”. E dopo la foto di saluto prende il via il tour degli artigiani del bene comune dandosi appuntamento a giovedi per una conviviale che unisce gli animi e le
amicizie tra la Comunita’ Parrocchiale di Andria e i suoi giovani e il Parlamento della legalita’ Internazionale .