“A oggi rispetto alle prenotazioni già fatte, fino al 15 luglio a noi mancano circa 100mila dosi di Pfizer per rispettare il fabbisogno di chi si è prenotato.
Abbiamo avuto una contrazione tra giugno e luglio di quasi il 35%. Se i dati sono questi dovremo spostare di una settimana, cioè dall’11 al 18 luglio, chi è già prenotato. Si tratta di circa 100mila persone, andranno contattate una ad una per comunicargli la nuova data della prima somministrazione del vaccino Pfizer”.
A dirlo l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”. “Al momento”, osserva “sul portale regionale” le prenotazioni di Pfizer “sono chiuse. Poi ci sono i medici di famiglia che hanno ancora un po’ di scorte”. “Con AstraZeneca ormai lavoriamo quasi soltanto per i richiami, sia quelli sopra i 60 anni sia quelli degli under 60 che vogliono avere la seconda dose di quel vaccino. In quanti rifiutano il mix? Circa il 15% non vuole la seconda dose con Moderna o Pfizer”. D’Amato spiega però che “se facciamo tutti i vaccini che sono già stati prenotati, malgrado il problema dei 100mila, saremo comunque la prima regione italiana ad arrivare all’immunità di gregge.
Credo che la raggiungeremo intorno al 10 agosto”. Il problema, dunque, “è dover spostare 100mila appuntamenti, creando un disagio. Questa fase era quella in cui avevamo maggiore bisogno di un alto numero di vaccini. Di fronte alla variante bisogna accelerare perché una dose non basta. Se a luglio avessimo avuto i vaccini di giugno chiudevamo prima la campagna”, conclude D’Amato.