Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro – poliziotto della scorta di Giovanni Falcone che con il suo “magistrato” ha condiviso il tritolo della strage di Capaci, e’ li seduta in quarta fila alla Festa della Polizia Penitenziaria nella Villa del Carcere Minorile “Malaspina ” di Palermo. Ci si incontra e la stima e l’affetto e’ uguale se non piu’ forte a quello manifestato dopo le strage del 92 quando il dolore dilaniante della perdita di Giovanni, Francesca. Vito, Rocco e Antonino ha mandato in frantumi la serenita’ e la pace in tante famiglie e ridotto a pezzi il cuore degli onesti . Seduti accanto si cerca di unire quel pezzo di coraggio e di voglia di non mollare che rimane dinnanzi a uno scenario nazionale dove l’antimafia improvvisata e l’uso sproporzionato del termine “legalita’” non ha niente a che vedere con chi dopo le stragi del novantadue (da dove nacque subito il Parlamento della legalita’ Internazionale , con un presidente di tutto rispetto come il magistrato Antonino Caponnetto) si e’ messo subito in gioco rischiando tutto per tutto per non darla vinta ai silenzio connivente dei colletti bianchi e ai carnefici ” di cosa loro “.
A Tina Montinaro va tutta l’ammirazione del Parlamento della legalita’ Internazionale infatti a suggello di quanto detto il prossimo quattro settembre al Convegno Internazionale del nostro movimento che gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri ( con l’utilizzo del logo della Presidenza ) Tina ricevera’ la nomina di “Socia Onoraria del Parlamento della Legalita’ Internazionale ” e al suo fianco vi sara il “grande ” coordinatore della Scuola di Polizia di Stato di Peschiera del Garda Gianpaolo Trevisi, lo stesso che ha accolto l’insediamento dell’Ambasciata della Resilienza in questa singolare scuola di Polizia. Con questa unione di ideali si va avanti guardando alle giovani generazioni e alla loro crescita “perche’- dice Tina Montinaro,- òa sera quando vedi i miei due figlie mio nipote voglio sempre avere il coraggio di guardarli negli occhi da donna libera senza mai abbassare lo sguardo per compromessi che non mi appartengono”. Per noi legalita’ e’ questo e altro ancora.