sabato, 16 Novembre, 2024
Lavoro

Orlando: “L’algoritmo orari regolato nei nuovi contratti”

“Ogni morte che avviene sui luoghi di lavoro e’ una ferita e anche un’onta per tutto il Paese. Se poi chi muore e’ qualcuno che si batte per i diritti degli altri, questa ferita e’ anche piu’ profonda: alla famiglia e agli amici di Adil voglio dire che si e’ lottato perche’ l’Italia non fosse piu’ questa e prometto loro che faro’ tutto quello che e’ in mio potere affinche’ l’Italia non sia piu’ questa qui, quella dove si muore davanti a un capannone”. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano Repubblica, il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

“Le ragioni del conflitto – ha aggiunto il ministro – sono proprio nella crescita tumultuosa di un settore nel quale si sono imposti dei modelli organizzativi che hanno portato a una compressione di diritti e salari. A valle delle grandi piattaforme che rispettano il contratto nazionale c’e’ una lunga filiera sulla quale si sono scaricati tutti i costi attraverso il meccanismo degli appalti e dei subappalti. A fronte di imprese che firmano il contratto nazionale ci troviamo poi nel concreto con false cooperative che applicano contratti diversi, oppure che mascherano forme di sfruttamento, oppure utilizzano manodopera in nero, spesso di immigrati ricattati”.

E le grandi aziende della logistica e della distribuzione alzano le mani? “E’ la logica dell’esternalizzazione, quella che produce un doppio regime e che ha portato a questi episodi di scontro: il tuo dipendente con un contratto regolare negoziato con i sindacati e il dipendente dell’appaltatore con un altro contratto, ammesso che gli venga applicato. Ma c’e’ un’altra questione, anche piu’ subdola e piu’ difficile da controllare per lo Stato e per i lavoratori”.

L’algoritmo che governa la logistica? “Proprio cosi’. C’e’ il rischio di avere sulla carta un bel contratto firmato e poi un algoritmo digitale che scandisce orari e turni. Un algoritmo dentro il quale nessuno e’ in grado di guardare e che diventa il vero contratto da rispettare. Per questo, prima che avvenissero gli scontri di Lodi o la morte di Adil, abbiamo aperto un tavolo con la filiera per avere un confronto su questo. C’e’ infatti da vedere bene dentro il settore della logistica e per questo ho dato vita a una task force con Ispettorato Lavoro, Inps, e Agenzia entrate e rappresentanti degli altri ministeri competenti per capire cosa sta accadendo”.

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