A imporre un cambio di passo è l’Unione Europea. Sul ciclo dei rifiuti ora si dovrà sapere come vengono prodotti, chi li smaltisce e dove. Sta per entrare in vigore il Registro Elettronico nazionale di tracciabilità rifiuti (R.E.N.T.Ri). La vecchia Sistri, (sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti) sarà archiviata.
La chiave della svolta innovativa è nel “Registro elettronico”. La sezione dell’Anagrafica degli iscritti, raccoglierà anche le autorizzazioni ambientali, con la prevista raccolta ordinata ed aggiornata di autorizzazioni degli impianti di trattamento. Sarà sezione la sezione “Tracciabilità”, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.
GESTIONE DIGITALE
Stando a quanto riportato nella home page del “R.E.N.T.Ri” sarà introdotto un modello di gestione digitale dedicato all’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico
La Confartigianato ha seguito in prima linea l’evoluzione del progetto. Con il recepimento del pacchetto di direttive europee sull’economia circolare, la Confederazione ha chiesto ed ottenuto che il nuovo sistema prevedesse costi contenuti, fosse interoperabile con i sistemi gestionali esistenti e che il suo avvio fosse preceduto da una graduale sperimentazione.
A questo proposito, a dicembre 2020 Confartigianato è stata la prima Confederazione a fornire al Ministero per la Transizione Ecologica un campione rappresentativo di 30 imprese associate che, per il tramite delle Associazioni territoriali, si sottoporranno alla sperimentazione di un prototipo di registro elettronico.
Ora finalmente la sperimentazione sta partendo e l’Albo Gestori Ambientali, per conto del Ministero, ha sottoposto alla firma delle associazioni nazionali il protocollo di adesione alla sperimentazione.
“Con la sigla del Presidente Marco Granelli Confartigianato”, si legge in una nota della Confederazione, “ha sancito la piena adesione alla sperimentazione che verrà gestita a livello territoriale con una cabina di regia a livello nazionale”. Il Responsabile Ambiente e Economia Circolare della Confederazione coordinerà il lavoro delle Associazioni territoriali coinvolte interfacciandosi nei prossimi mesi con il Ministero per tutte le questioni operative.