Tra le tante proposte rimaste nei box di partenza nel primo Governo Conte, c’è la riforma del cuneo fiscale. In molti si auspicano che il neo ministro del lavoro Nunzia Catalfo metta in agenda tra le priorità la riforma del cuneo fiscale per i redditi da lavoro dipendente.
Questa riforma è fondamentale per accorciare il divario tra la retribuzione lorda e la retribuzione netta dei lavoratori dipendenti. Un’ipotesi percorribile per la riduzione del cuneo fiscale è la rimodulazione delle detrazioni fiscali per lavoro dipendente e per carichi familiari. Nello specifico andrebbero riscritte le regole per il calcolo delle detrazioni fiscali utilizzando un sistema modulare che tenga conto dell’indicatore ISEE al fine di attribuire in maniera differente le detrazioni ai lavoratori dipendenti.
Pertanto ad esempio, un lavoratore che abbia un nucleo famigliare composto da quattro persone si vedrà attribuite le detrazioni per lavoro dipendente e carichi di famiglia non solo in base al numero dei componenti ma con la variante del suo indicatore ISEE, pertanto più l’indicatore ISEE risulterà basso e più aumenteranno le detrazioni. Applicando questo sistema, finalmente si avrà una tassazione fiscale più equa che tenga conto del vero stato di bisogno dell’individuo.