Sembra che la pandemia si avvii verso il declino e nonostante la prudenza che non deve venire mai meno (distanziamenti e mascherine) la quotidianità riapre le finestre alla vita.
Lentamente ma con passi decisi e ben piantati per terra si ritorna a camminare sul sentiero della vita provando a scrollarsi di dosso la paura, l’insicurezza, il ricordo che ha lasciato e sta lasciando ferite di un anno vissuto tra numeri di morte e contagi che non perdonano. Fermarsi e ritornare a sognare un presente più umano, di certo non è peccato.
Sognare non è facile e non sempre si riesce nell’impresa: si, sognare un mondo più umano, gente meno arrogante, aggressiva, priva di emozioni, meno robot, vuota ed egoista, sguardi puliti e menti disintossicate dalla voglia di essere i primi a tutti i costi. Si, sognare per ritrovarsi nel cuore di se stessi e sapersi sempre fragili e umani nonostante tutto. Si, sognare e realizzare il ciò che alberga fra le pareti di un’anima che spesso grida libertà.
Libertà: che meravigliosa parola. Invocata, osannata, urlata da tutti, cercata in un mondo in cui si è schiavi di tante cose. Libertà interiore, di azione, di pensiero, di rapporti interpersonali, di sguardi che si incrociano e volano nell’infinito cielo della libertà. Libertà di cuore, di rincorrere quei coloro dell’alba che nel silenzio della bellezza saltano il nuovo giorno. Sogni di libertà che diventano un tutt’uno nell’animo di chi si scorge umano, fragile, forte nel pensare e non sempre coerente nell’agire. A te che leggi solo un semplice augurio: che i tuoi sogni siano avvolti dall’infinita tenerezza dell’amore e lo sguardo rivolto all’Infinito.
All’Autore del vero Amore, non si scolli mai per realizzare ciò che porti dentro e vedere tutto con lo sguardo pulito e vero di chi sa quanto vale e sa dare spinta e coraggio al suo presente. Tu sei ciò che sogni.
