La Banca d’Italia stima per il 2021 una crescita del Pil vicina al 5%. Nelle Proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana, infatti, viene sottolineato come “i “livelli di attività precedenti la pandemia sarebbero recuperati entro il prossimo anno.
Questa stima non incorpora i dati sul primo trimestre diffusi il 1° giugno, tenendo conto dei quali la crescita per il 2021 sarebbe più elevata di oltre mezzo punto percentuale rispetto a quanto riportato”. Nella tabella per il 2021 Bankitalia riporta una crescita del Pil pari al 4,4%: questa proiezione non incorpora i dati diffusi dall’Istat il 1 giugno, in cui la crescita del Pil nel primo trimestre del 2021 e’ stata rivista al rialzo di mezzo punto percentuale.
Tenendone conto, la stima di crescita per il prossimo anno, si evidenzia, sarebbe piu’ elevata di oltre mezzo punto percentuale avvicinandosi cosi al 5%. Inoltre “rispetto alle nostre precedenti proiezioni, pubblicate nel Bollettino economico di gennaio, le stime di crescita sono più elevate sia nel 2021 sia nel 2022. La revisione al rialzo riflette principalmente gli effetti di stimolo provenienti dalle ulteriori misure di sostegno introdotte dal Governo negli ultimi mesi e dalle informazioni più aggiornate circa l’utilizzo dei fondi europei, contenute nel Pnrr recentemente inviato alla Commissione europea”.
Secondo Bankitalia, le misure di sostegno del Governo e le risorse europee, a partire da quelle previste dal Pnrr, innalzeranno il livello del Pil per circa 4 punti percentuali nel triennio 2021-2023. “Il complesso di queste misure innalza il livello del Pil per circa 4 punti percentuali nel triennio di previsione. Agli effetti del Pnrr e’ attribuibile meta’ di questo impatto; cio’ riflette l’ipotesi che gli interventi, in particolare gli investimenti, siano realizzati senza significativi ritardi e siano efficaci nel sostenere la capacita’ produttiva del Paese”.