Decreto semplificazioni. Salta il massimo ribasso, aumentano le garanzie nei subappalti.
Più progetti e inclusioni, quote per giovani e donne, iter più snelli senza abbassare la guardia sulla sicurezza.Niente superbonus agli alberghi,si per ospedali e collegi. Così Draghi ha unito il testo sulla governance del Pnrr con quello sulle Semplificazioni. Il tutto in un clima non semplice ma con una mediazione che sembra riuscita.
I sindacati hanno chiesto e ottenuto norme poi stringenti a salvaguardia e tutela della sicurezza delle maestranze nei luoghi di lavoro. Le imprese hanno incassato snellimenti burocratici per le opere da realizzare.
Ridotti i tempi per le autorizzazioni ambientali, per velocizzare i cantieri e, nel contempo, senza cedere su sicurezza e qualità dei lavori. Tra le novità – le deroghe per gli appalti già previste e in vigore -, vengono ora prorogate fino a giugno 2023 – non più fino al 2026 -. Salta il massimo ribasso e le norme di subappalto, prevedono uno quota del 50% fino al 31 ottobre Ma solo a condizione che siano innalzate le garanzie sul fronte del lavoro e della legalità. I sindacati hanno visto includere le maggiori tutele ai lavoratori in subappalto con le stesse condizioni del contratto collettivo nazionale applicato ai dipendenti delle ditte appaltatrici. In modo che il trattamento economico e normativo delle maestranze sia uguale e non un elemento su cui giocare nelle proposte (di ribasso) alle gare.
MEDIAZIONE COMPLESSA MA EQUILIBRATA
Motivi di soddisfazione possono essere rivendicati sia dai sindacati, e sia dalle imprese. Ospedali e collegi ma non gli gli alberghi avranno la possibilità di beneficiare del Superbonus 110%; la governance del Piano nazionale è stata ampliata, le norme per la parità di generazione e genere sono state estese, ci sarà la possibilità di fruire della banda larga per tutti, e un reclutamento di personale con procedure snelle, nella Pubblica amministrazione.
Per ridurre i tempi delle opere pubbliche, una corsia preferenziale per il rilascio di pareri per le grandi opere del Pnrr, con la nascita di una Sovrintendenza speciale e di un comitato speciale presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici. In altri versi un iter in parallelo per il rilascio di autorizzazioni come la Via, che tuteli l’interesse archeologico, con l’esame in Conferenza di servizi. I sindacati che ieri sono rimasti in piazza Montecitorio per vigilare sui provvedimenti hanno rimarcato il loro impegno a tutto campo sulla gestione degli appalti.
“Abbiamo anche chiesto”, commenta segretario della Cgil Maurizio Landini, “l’introduzione di una precisa norma per cui l’appaltatore deve essere responsabile in solido non solo per quello che accade ai suoi dipendenti ma per tutti i lavoratori che lavorano sul medesimo progetto”.