La ventata di primavera sulla fiducia di imprese e consumatori piace alla Confcommercio.
La “forte accelerazione” calcolata dall’Istat su consumi e fiducia delle imprese fa segnare e auspicare che la svolta si consolidi. I numeri rilevati confermano la crescita con il costante recupero dei consumi che
fa tornare l’asticella al livello di febbraio 2020, ossia in zona prepandemica.
Il miglioramento riguarda tutti i comparti osservati dall’Istat: nei servizi di mercato, ad esempio, c’è un aumento molto forte, da 87,6 a 98. Il commento della Confcommercio è positivo.
“Il deciso recupero della fiducia rilevato a maggio sia per le famiglie che per le imprese”, osserva l’Ufficio Studi di Confcommercio”, in gran parte atteso considerando la concomitante fase di riapertura e
l’avanzamento della campagna vaccinale, è un segnale importante per la ripresa”. Per l’Associazione i dati “evidenziano in modo rassicurante, l’accordo tra funzionamento delle istituzioni e propensioni dei cittadini e del mondo produttivo a partecipare senza riserve alla costruzione della crescita economica”.
Ed è importante per la Confederazione che il sentiment delle famiglie, anche se distante dai valori del 2018, sia tornato su quelli di febbraio 2020. Una svolta importante perché per i commercianti segna quella “necessaria premessa per quel recupero della domanda coerente con una variazione del Pil attorno al 4% nell’anno in corso”. Significativo anche il fatto secondo la Confederazione che “il recupero della fiducia delle imprese sia diffuso a tutti i settori”, osserva infine l’Ufficio studi di Confcommercio, “e coinvolga in misura più rilevante proprio i comparti produttivi più colpiti dalla pandemia, come il turismo, i trasporti ed
il commercio tradizionale”.