martedì, 1 Luglio, 2025
Cultura

La nuova scuola del ministro Bianchi: inclusiva, aperta e che non lasci indietro nessuno

“Vorrei che fosse una nuova normalità, vorrei che partissimo con una forte riflessione su una scuola aperta e inclusiva che non deve lasciare indietro nessuno. Ci stiamo lavorando su con tanti esperti, presidi, docenti. Sicuramente bisogna tornare ad una scuola con una forte capacità di vivere insieme”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato a “Tutti in classe” su Radio1 Rai.

L’obiettivo “è quello di riportare a settembre tutti gli studenti in aula e in sicurezza”, ha aggiunto. Sulla questione delle cattedre vacanti, il ministro ha poi aggiunto che a settembre punta ad averle tutte coperte: “Ci siamo già portati avanti, abbiamo anticipato di un mese la data i cui si fissano le cattedre di ruolo, non il 31 agosto ma il 31 luglio. In questo modo fisseremo la mappatura della situazione e riusciremo a intervenire con un mese intero a disposizione per capire dove ci sono problemi specifici”.

Riguardo ai precari, e l’assunzione possibile di 70mila docenti grazie al Dl Sostegni bis, Bianchi alla domanda su come verranno reclutati ha risposto: “In primo luogo concludendo il concorso straordinario che era stato avviato l’anno scorso, poi tra coloro che hanno superato i precedenti concorsi, quelli delle graduatorie, poi permetteremo alle persone che hanno già un’abilitazione, soprattutto sul sostegno, di entrare in un percorso annuale di formazione annuale con un esame finale con commissione esterna. Infine, abbiamo avviato il famoso concorsone ordinario che dovrebbe dare 45mila posti in 3 anni, non si tratta di un concorso ma di 130 concorsi paralleli, di matematica, italiano e così via. Cominciamo dalla matematica. Contiamo di farlo durante l’estate così per far entrare i docenti a settembre”.

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