martedì, 19 Novembre, 2024
Salute

Il panorama delle dipendenze patologiche tra i giovani è sempre più vasto

“I dati del 2019 legati ai decessi per overdose tra i giovani parlano di uno al giorno con un aumento dell’11% rispetto al 2018, il 45% di questi e’ causato dall’eroina ma e’ in aumento anche l’overdose per cocaina”. Cosi’ Fabiana Dadone, ministra per le Politiche giovanili con delega per le politiche antidroga durante un’audizione in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, in merito all’indagine conoscitiva sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani.

“Nel 2020 sono state segnalate e identificate 44 nuove sostanze psicoattive, individuate per la prima volta sul territorio nazionale e sono state inserite 82 nuove sostanze nelle tabelle ministeriali – ha proseguito -. Nel 2019 i ragazzi tra i 15 e i 24 anni segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti sono stati 20.270, 4.129 di loro i minorenni. L’aumento dell’uso della cocaina ha incrementato anche le richieste di trattamento di questa dipendenza (27.913). Delle 136mila persone trattate al Sert 11mila sono gli under 25, l’8% dei pazienti”.

“Il panorama delle dipendenze patologiche tra i giovani e’ sempre piu’ vasto. Il fenomeno e’ in aumento e si sta manifestando sotto forme di diversa natura, accanto all’abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche evidenziamo una crescita dei disturbi alimentari e della percezione di se’, della distorsione dell’immagine legata a modelli estetici e comportamentali imposti dalla societa’, oltre alla crescita della dipendenza del gioco d’azzardo”, ha sottolineato la ministra. “Lo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi digitali volti a migliorare la qualita’ della nostra vita sta impattando negativamente sulle dipendenze dei giovani per un uso improprio e distorto di tali strumenti.

Oggi piu’ che mai e’ necessario che il mondo degli adulti si mobiliti per la protezione e la salvaguardia dei minori – ha aggiunto -. Le nuove generazioni sono state le piu’ penalizzate dalle conseguenze della pandemia, la loro vita quotidiana e’ stata sconvolta. Ai giovani dobbiamo ristori e sostegni per evitare che si indebolisca il loro spirito e il loro futuro, per evitare che si allontanino dalla socialita’ che caratterizza la loro eta’”.

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Francesco Gentile

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