LA YELLEN SMENTISCE POWELL?
“I tassi d’interesse? Nonostante le rassicurazioni di Powell devono crescere perché l’economia si sta surriscaldando” ha dichiarato il Segretario di Stato al Tesoro, ed ex capo della Fed, smentendo, di fatto, le dichiarazioni largamente accomodanti del suo successore Powell.
RICADUTE SULLA BORSA AMERICANA
Le borse ne hanno pesantemente risentito, con una forte accelerazione verso il basso per i titoli USA. Sotto il fuoco delle vendite soprattutto i titoli tecnologici delle grandi corporation, con Apple, Google e Amazon che hanno fatto segnare rispettivamente -4%, -3,55% e -3% dopo i boom registrati la settimana scorsa dopo la diffusione dei dati sul primo quarto dell’anno. Il Nasdaq ha registrato un -2,5%.
Dallo scoppio della pandemia il Congresso USA ha stanziato circa 5,3 trilioni di dollari di stimoli fiscali, con un conseguente deficit di bilancio di oltre 3 trilioni di dollari nell’anno fiscale 2020 e un deficit di 1,7 trilioni di dollari nella prima metà dell’anno fiscale 2021.
LE AFFERMAZIONI DI POWELL (FED) DEL 28 APRILE
Nella diretta del 28 Aprile il capo della Fed aveva confermato non solo tutte le misure predisposte per contrastare l’economia – tassi a zero, e acquisti di titoli per 120 miliardi di dollari al mese – ma anche l’intenzione di accompagnare la ripresa con una politica monetaria decisamente accomodante, di pari passo con la politica fiscale, espansiva come mai è accaduto negli ultimi decenni.
DALLA RINCORSO DELLA TATTICA (E DELLE OCCASIONI) ALLA PIANIFICAZIONE
Di fronte ad atteggiamenti e notizie così discordanti, che approccio bisognerebbe tenere verso i propri risparmi? Ruggero Bertelli, Professore di Economia dei Mercati Finanziari presso l’Università di Siena, uno dei massimi esperti di Finanza Comportamentale in Italia ed in Europa, autori di testi studiati nelle maggiori Università italiane, sembra non avere dubbi. Come riportato in una recente intervista al quotidiano SienaNews, rilasciata in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, “La collina dei Ciliegi”:
I SOLDI SONO UN MEZZO O SONO UN FINE?
“I soldi sono un mezzo, non un fine. Non dobbiamo farci confondere “dai mercati” che urlano prezzi, dai “prodotti” con nomi o tassi accattivanti, ma dobbiamo puntare con decisione alla definizione dei nostri obiettivi ed al loro raggiungimento. In questo modo investiamo bene; senza un obiettivo, investiamo male. “Perché risparmi?” – “Perché non si sa mai”, è spesso la risposta. Una risposta comprensibile, ma sbagliata.” E ancora ”.. I soldi che ristagnano sui conti correnti, senza speranza, senza capacità di essere investiti. È paura, non è prudenza. Sono due concetti diversi, paura e prudenza. Quando abbiamo paura facciamo cose che pensiamo prudenti e invece corriamo il rischio di metterci nei guai. Si pensi alla corsa al supermercato per fare scorta di carta igienica all’annuncio del primo lockdown. È prudenza o è paura?”