VENEZIA – La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al Bilancio e alle Risorse Umane, Francesco Calzavara, il provvedimento che adotta la riorganizzazione e l’articolazione delle funzioni delle sei Aree in cui è divisa l’operatività regionale e il relativo fabbisogno di personale.
“Uno dei punti chiave del Piano per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) riguarda la riforma della pubblica amministrazione per la quale il Governo ha evidenziato la necessità di definire una strategia e una visione complessiva – – spiega l’Assessore al Personale -. In questo senso, con questo atto andiamo a ridefinire Aree, obbiettivi, e profili finanziari dell’assetto organizzativo regionale Una modifica necessaria per garantire anche il raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dal programma politico del Presidente Zaia per la legislatura 2020-2025 e dagli atti della programmazione regionale, il DEFR e il Piano Performance”.
“Il lavoro di revisione della struttura organizzativa deriva da una approfondita analisi interna, che riguarda anche l’interazione tra Amministrazione regionale e enti e società strumentali, nell’ottica di una ottimizzazione delle funzioni operative e del mantenimento in capo alla Regione di quelle di programmazione, indirizzo e coordinamento – continua Calzavara -. In applicazione del principio di sussidiarietà, il processo di riparto delle competenze e decentramento amministrativo dovrà riguardare anche Province e Comuni, nell’ottica di garantire il miglior assetto istituzionale delle funzioni amministrative anche nella prospettiva dell’auspicata maggiore attribuzione di particolari e ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, prevista dalla normativa vigente”.
“Ricordo che il Veneto è stata classificata dalla Corte dei Conti come una delle regioni più virtuose in termini di spesa media annua per il personale e di spesa pro-capite; nonostante questa razionalizzazione riusciamo a garantire il funzionamento della macchina regionale con il minor impiego di risorse rispetto alle altre regioni – spiega l’Assessore Calzavara -. Nel corso dell’ultima legislatura si è assistito ad una diminuzione del personale in servizio sia in termini di dirigenza sia di comparto. Quest’ultimo è diminuito di 150 unità, mentre per i dirigenti abbiamo assistito ad una diminuzione del 30%. Una percentuale che, specie in alcuni settori, ha avuto un impatto pesante sulle strutture”.
“La dotazione ottimale richiederebbe 204 dirigenti in servizio, contro i 119 attualmente in organico – specifica l’Assessore regionale-. Per il prossimo triennio garantiremo un innesto progressivo di una trentina di nuove figure, per arrivare a impiegare al massimo 155 dirigenti, nel rispetto del limite di capienza del fondo dirigenziale e del limite alla spesa complessiva per il personale gravante sul bilancio regionale”.
“Dalle elaborazioni dell’Istat emerge che, a fronte delle scelte fatte in questi anni in termini di riorganizzazione, il Veneto è la seconda regione nella classifica delle più virtuose per quanto riguarda nello specifico la spesa per il personale. Inoltre, la macchina regionale si contraddistingue per avere la spesa di funzionamento media pro capite più bassa d’Italia – conclude Calzavara -: questo significa che il costo per il personale, sommato ai beni e servizi, incide di meno rispetto alle altre regioni sui propri contribuenti”.