ROMA (ITALPRESS) – "Affermare che una zootecnia estensiva è l'unica soluzione e che la zootecnia intensiva dovrebbe essere eliminata è semplicistico e pericoloso: sono affermazioni fatte in buona fede ma di chi ha una visione troppo urbana, lontana dalla realtà attuale degli allevamenti. Solo grazie alla moderna zootecnia cosiddetta "intensiva" l'Europa, lasciando assolutamente invariata la superficie di terreno destinata al pascolo, è stata in grado di sfamare 125 milioni di persone in più (rispetto agli anni 60) e lo ha fatto in maniera sempre più sostenibile riducendo le emissioni per kg di proteina prodotta di oltre il 20% in totale controtendenza rispetto al resto del mondo che invece queste emissioni le ha aumentate". Lo ha detto Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni e rappresentante per l'Italia di Carni sostenibili, all'evento in diretta streaming "Alimentazione e Allevamento: chi decide il futuro dell'Europa?", iniziativa di approfondimento sulla Farm to Fork promosso da Eunews in collaborazione con Carni Sostenibili e European Livestock Voice. "Oggi per produrre 1 kg di carne rossa in Europa le emissioni collegate sono pari ad 1/5 appena delle emissioni che servono per lo stesso kg di carne in Asia o in America. L'Italia è l'esempio più evidente essendo il quarto produttore al mondo di biogas grazie proprio agli scarti agricoli e soprattutto di allevamento. E grazie anche a questo la percentuale di emissioni di Co2 equivalente si è ridotta costantemente negli anni arrivando in Italia (dati ufficiali Ispra) ad appena il 4,4% da zootecnia contro, ad esempio, il 65% di industria e trasporti", ha proseguito. (ITALPRESS). sat/com 05-Mag-21 22:13