“Il Pnrr trasmesso alle Camere è un passo significativo ma non basta per una la rivoluzione verde che ha bisogno di una spinta ulteriore sull’energia, sulla biodiversità, sul territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica. Per questa ragione il WWF chiede al Governo di usare anche una quota significativa, almeno 10,6 miliardi di euro dei 30 della programmazione complementare al PNRR per tentare di superarne alcuni limiti e integrare e rafforzare i contenuti del Piano nelle scelte per la rivoluzione verde e la transizione ecologica in campi quali la conservazione della biodiversità, le energie rinnovabili e il contrasto ai cambiamenti climatici, la tutela del territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica”.
Lo comunica il WWF in una nota. Il PNRR presentato alle Camere, osserva il WWF, si pone l’obiettivo di assicurare la quota del 37% da destinare ad azioni per il clima e la biodiversità (la Missione 2 assegna a questo scopo 59,3 mld di euro pari al 36% dei 191,5 miliardi del PNRR) ma, secondo il WWF “la tutela del nostro capitale naturale e conversione ecologica dell’economia e della nostra società devono essere perseguite con maggiore determinazione e con scelte di qualità che siano coerenti con il Green Deal, quale elemento decisivo anche per superare l’attuale crisi economica e sociale.
La Commissione Europea stima, infatti, che dal 2000 al 2015 la crescita di posti di lavoro verdi in Europa sia stata sette volte superiore a quella ottenuta dal resto dell’economia”. Il WWF, nell’evidenziare al Parlamento alcune delle maggiori debolezze del PNRR, chiede che “il Governo integri quindi il contenuto del Piano, puntando a scelte innovative che caratterizzino il programma complementare di 30 miliardi di euro, previsti a deficit”, su energia, biodiversità, territorio, economia circolare e agricoltura biologica.