L’Assessore Regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan è intervenuta stamane alla tappa veneziana del tour itinerante promosso dall’UGL in occasione della Festa del Lavoro denominato “Il Lavoro Cambia anche Noi!”. La Confederazione ha, infatti, deciso di essere al fianco dei propri iscritti, i dirigenti e tutti i lavoratori alle prese con la crisi attraverso questo viaggio in bus per l’Italia scandito da 30 appuntamenti lungo tutto il territorio nazionale che si concluderanno sabato primo maggio a Milano. “Plaudo al Segretario Generale Paolo Capone e al Segretario veneto Sebastiano Costalonga – ha detto Donazzan – per aver promosso, nel pieno rispetto delle vigenti norme per il contrasto alla pandemia, questo momento di dibattito e di confronto. Ci aiuta a superare mesi di incontri virtuali e ad uscire da più di un anno di vero e proprio lockdown delle relazioni. In questa piazza ci ritroviamo finalmente per esprimere il nostro pensiero e ragionare sul futuro del mondo del lavoro”.
“Il titolo di questo tour è particolarmente efficace: il lavoro cambia tutti noi, partendo dal volto delle nostre città – ha aggiunto l’Assessore regionale al lavoro. – Lo stiamo riscontrando in tutti i grandi centri d’Italia, nelle mete turistiche della nostra regione e ancor di più nella nostra Venezia: le restrizioni, l’assenza di turismo, i timori per il futuro stanno pesando sul tessuto economico, produttivo e sociale italiano”. “Le grandi sfide che ci aspettano nel nostro prossimo futuro sono due – ha precisato inoltre Donazzan, – da un lato si tratta di alimentare una partecipazione che ponga al centro il capitale umano, perché l’economia reale deve essere la nostra prima risposta ad una globalizzazione che in era preCovid aveva già cambiato i paradigmi. È una risposta innovativa, per dar vita ad una alleanza tra lavoro e produzione. Dall’altro si tratta di ridare autorevolezza ai corpi intermedi, perché privarci di tale rappresentanza rischia di farci piombare nel caos. Anche per questo sarà utile e necessario ritornare nelle piazze, tra la gente, discutere e confrontarci”. “Manca poco al primo maggio ma non c’è Festa dei lavoratori senza lavoro – conclude l’Assessore, – e di questo dobbiamo tornare ad occuparci insieme”.