“Come ha detto Draghi, il rischio calcolato va corso altrimenti in una parte del Paese rischieremmo davvero la disperazione totale”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo oggi a “Mattino Cinque” in merito alle riaperture delle attività a partire dal prossimo 26 aprile.
“Che si sia preoccupati – spiega Bonaccini – è naturale perché veniamo da oltre un anno dove l’incubo ci ha colpiti, non ci ha ancora lasciati. Le cose stanno migliorando, sono migliorate altrimenti non si parlerebbe naturalmente di riaperture. Abbiamo i reparti Covid di terapia intensiva che stanno cominciando a scendere, la curva dei contagi è sotto l’1 nella quasi totalità delle Regioni”.
“Come Regioni – aggiunge Bonaccini – abbiamo presentato all’unanimità una serie di richieste, buona parte delle quali sono state accolte. E’ evidente che da un lato si va verso l’estate, che è un vaccino naturale, dall’altro l’anno scorso non avevamo i vaccini, strumento formidabile perché l’unico che ci potrà far sconfiggere la paura e tornare a proteggerci”.