0
Voto

Al voto al voto!! E dopo il voto? …Il vuoto

lunedì, 26 Agosto 2019
1 minuto di lettura

Votare nelle democrazie libere, pluraliste dovrebbe essere il momento più bello -non l’unico- per far manifestare la volontà dei cittadini. Nelle democrazie rappresentative i cittadini votano e delegano agli eletti il compito di prendere decisioni per risolvere i loro problemi.

Il voto è un passaggio solenne della democrazia. Non può essere ridotto ad una corrida, ad uno sfogatoio di istinti confusi, ad un gioco da roulette o da bar.

Queste degenerazioni dell’uso del voto non dipendono dai cittadini ma dalle elites politiche che  guidano i partiti che vanno a chiedere il loro consenso. Tocca alle classi dirigenti politiche sapersi rivolgere agli elettori in modo corretto affinché la croce sulla scheda elettorale sia consapevole, e serva a far emergere un quadro politico  in grado di prendere decisioni coerenti.

Tutto questo vale ancora di più quando si vota con leggi elettorali proporzionali in sistemi politici con più di due partiti e che quasi sempre, comportano coalizioni di governo.

Se ogni partito si presenta come l’unico e il migliore, in modo manicheo, aizzando i propri elettori a considerare tutti  gli avversari come il demonio, il male assoluto, raccontando colossali fiabe o bugie su programmi irrealizzabili, il voto dei cittadini risulta falsato in origine e raramente riesce a tradursi in un’equilibrata rappresentazione delle diverse opinioni: dopo il voto qualsiasi coalizione diventa un tradimento.

Veniamo ad oggi. C’è una gran voglia di votare.

Bene. Votiamo.

E dopo? I casi sono due.

  1. Vince un solo partito (oggi la Lega) magari col sostegno di qualche partito satellite (Fratelli d’Italia). Il voto sarà servito a dare al Paese una maggioranza di governo.
  2. Nessun partito o mini coalizione ottiene la maggioranza assoluta dei seggi e quindi dopo il voto bisognerà formare un governo di coalizione.

Quale? Non ci vuole molto a capire. Visto che il PD non si alleerà mai con la destra, o si fa un governo gialloverde o un governo giallorosso, magari con rapporti di forza cambiati. ma sempre alleanze tra opposti “demoni” sono…

Che novità!!! Esattamente lo scenario che c’è oggi.

E quindi? A che sarà servito andare a votare?

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

L’anno delle piazze

Sardine in Italia, gilet gialli a Parigi, ragazzi per protestare…

Scuola, il Governo proroga i contratti Covid. Turi: decisione necessaria, i 55 mila posti devono diventare stabili

La decisione del Governo che proroga i contratti Covid per…