Li vedi correre fra le strade dei loro sogni, rincorrono certezze che spesso il mondo degli adulti non ha saputo proporre poiché troppi impegnati nel dettare leggi e enunciare sermoni fini a se stessi. I giovani però sono qui: coraggiosi e pronti a sbarcare fra le macerie di una quotidianità che non sempre profuma di valori di vita.
I giovani guardano e osservano. Sembrano distratti ma non lo sono. Scrutano e indicano nuove piste percorribili per un mondo più umano dove l’emozione dell’essere allontana la disperazione del non essere. Sono forti e ancora un po’ fragili i nostri giovani. determinati e abbastanza decisi vanno compresi, seguiti e incoraggiati a dare voce al grido dei loro sogni: Loro sono meravigliosamente vivi e ci spronano a dare il meglio di noi. Attendono abbracci e non schiaffi, sguardi che consolano e non indifferenza che frantuma la loro meravigliosa dignità che sa di stupore e di innocenza. Il mondo in cui vivono è quello che noi abbiamo offerto gratuitamente. Non è il massimo ma di certo si può ancora fare di meglio.
I sogni dei nostri figli sono stati disegnati fra le mura di casa, all’interno del silenzio assordante della famiglia spesso priva di dialoghi che formano e educano a un presente più umano. Disegnati sul tavolo della loro quotidianità i colori li chiedono in prestito ai compagni di classe per poi affiggere il loro “capolavoro ” sulle pareti della loro storia. Sono sogni meravigliosi che annunciano un mondo più bello e più umano ma denunciano l’indifferenza, la violenza e la non azione di servizio che spesso viene solo proclamata ma non vissuta. Sono belli i nostri figli, i nostri giovani che sanno ancora stupirci, emozionarci e darci la pacca sulle spalle perché la loro e la nostra vita sia sempre un’armonia di amore puro e di gioia che costruisce e non dolore che uccide. Facciamo nostri i sogni dei giovani e avremo n mondo che profuma di una vera primavera.
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