VENEZIA – Il rinascimento economico, sociale e ambientale del territorio passa attraverso un gioco di squadra che vede le aziende protagoniste di un futuro sostenibile. È l’invito del Manifesto per la sostenibilità redatto da Confindustria Venezia, in collaborazione con Kyoto Club, associazione fondata nel 1999 nella Città lagunare. Al documento hanno aderito diverse Istituzioni, tra le quali la Camera di Commercio di Venezia Rovigo, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, il Comune di Venezia, l’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav e la Fondazione Giorgio Cini. Il Manifesto – primo in Italia nel suo genere per una territoriale di Confindustria – costituisce una dichiarazione pubblica di assunzione di responsabilità.
L’Associazione esprime l’impegno di tutto il sistema imprenditoriale rispetto alla sfida della transizione ecologica in corso: coniugare lo sviluppo industriale con la tutela sociale ed ambientale. Nel documento trovano spazio, tra i vari temi, la cultura e le tradizioni del territorio veneziano, la vocazione all’innovazione. Il rispetto dei diritti umani, della dignità nel lavoro e della parità di genere, la non discriminazione, il ruolo della formazione, l’impegno a condividere una comune visione del futuro. Il Manifesto è completato dall’”Alfabeto delle imprese sostenibili” che in 21 punti esplicita e declina il concetto di sostenibilità. Lo spunto alla realizzazione del documento è emerso dalla riflessione sulla complessa situazione determinata dalla pandemia, che induce tutte le parti sociali a promuovere comportamenti coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il Green Deal Europeo e il nuovo piano per l’economia circolare esigono inoltre uno sforzo, anche a livello locale, a favore della transizione energetica, dell’efficientamento e del contrasto al cambiamento climatico.
È pertanto necessario continuare ad investire in prodotti e processi sostenibili. Bisogna capitalizzare tutte le competenze già presenti nel territorio, promuovere politiche industriali moderne e lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’istruzione, dell’università, della ricerca e della formazione professionale. L’opportunità di rimanere al passo con le maggiori aree metropolitane europee implica infine un impegno nella riconversione ecologica del trasporto pubblico, l’ideazione di progetti di rigenerazione urbana e la ristrutturazione ecocompatibile degli edifici. Secondo il Rapporto Green Italy 2020 di Fondazione Symbola – Unioncamere, le imprese che hanno effettuato investimenti nella sostenibilità e nell’innovazione hanno registrato nel 2020 performance migliori in termini di fatturato, impatto occupazionale ed esportazioni.
Nel quinquennio 2015-2019 un’azienda veneta su 3 ha effettuato eco–investimenti, oltre 7.700 nella sola provincia di Venezia che oggi risulta sesta sul piano nazionale per percentuale di imprese green. Quella delle nostre imprese non è una scelta casuale: il livello di sostenibilità rappresenta un fattore distintivo, strategico e competitivo. In un contesto delicato come quello veneziano, da sempre attento a trovare un equilibrio tra scelte industriali, sociali ed ambientali, è l’asset che permetterà di vincere la sfida della ripresa e della transizione ecologica. Confindustria Venezia svilupperà iniziative informative, formative e di coaching per supportare le imprese in tale percorso virtuoso. Tra queste, il ciclo di incontri Buongiorno Sostenibilità che tra gli ospiti vedrà Monica Frassoni Presidente EUASE European Alliance to Save Energy; Gianni Silvestrini Presidente Exalto Energy&Innovation e Direttore scientifico di Kyoto Club; Mario Gamberale AD Innovatec Power e Coordinatore del Gruppo di lavoro “Fonti rinnovabili” di Kyoto Club; Laura Bruni Direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne Schneider Electric Italia e Coordinatrice del Gruppo di lavoro “Efficienza Energetica & Trasformazione Digitale” di Kyoto Club. Il primo incontro “2030: clima, efficienza energetica ed energia, obiettivi UE” si terrà giovedì 8 aprile alle ore 9.00.
DICHIARAZIONI DEI RELATORI
Vincenzo Marinese, Presidente Confindustria Venezia
“Il nostro territorio sta dimostrando grande capacità progettuale in tema di sostenibilità, attraverso una proficua collaborazione tra i principali attori economici e istituzionali. L’impegno delle imprese, in tale contesto, non è legato soltanto alla riduzione dell’impatto ambientale. Le aziende sono anche soggetti promotori di sviluppo, di formazione e, soprattutto, di lavoro. A questo proposito, particolare importanza assume il tema delle infrastrutture. Penso al Porto, un asset di rilevanza strategica, il cui ruolo non riguarda solo le operazioni di import ed export delle merci, ma la sopravvivenza del nostro tessuto industriale, commerciale e logistico. Con la firma del Manifesto per la sostenibilità vogliamo, dunque, avviare un percorso insieme a tutto il territorio, per coniugare lo sviluppo industriale con la tutela sociale ed ambientale”.
Massimo Zanon Presidente Camera di Commercio di Venezia Rovigo
“La sostenibilità ambientale è una nuova grande sfida che investe le vecchie come le nuove generazioni. La sostenibilità per un’impresa vuol dire ottenere nuovi vantaggi: aumentare l’efficienza, ridurre i costi, utilizzare in maniera più razionale le risorse a disposizione. Ambiente e sostenibilità sono per la Camere di Commercio temi sui quali da tempo siamo impegnati con servizi innovativi ambientali a supporto delle imprese destinati ad accelerare la duplice transizione verde e digitale. La difficile situazione socioeconomica impegna tutti noi – imprese, istituzioni, cittadini – a collaborare alla costruzione di un nuovo rinascimento economico, sociale e ambientale del territorio di Venezia e Rovigo, per questo come ente in rappresentanza delle categorie economiche del territorio abbiamo deciso di sostenere la nascita del Manifesto”.
Alberto Ferlenga Rettore Università Iuav di Venezia
“Il passaggio che stiamo attraversando, aggravato dal perdurare della pandemia, ha un unico vantaggio, quello di obbligarci tutti a rivedere radicalmente modi di essere e comportamenti nella prospettiva di una sostenibilità che non può più essere soltanto uno slogan. Per aziende, università, istituzioni non si tratta solo di riformulare le proprie strutture e i propri programmi, ma anche di rafforzare le relazioni reciproche. È infatti solo una alleanza larga e un operare comune tra tutti coloro che si muovono sul territorio che può dare reale impulso ad una nuova epoca. È necessario inventare percorsi inediti, ma anche valorizzare azioni già in atto e su questo l’Università Iuav di Venezia è a totale disposizione per moltiplicare le occasioni di lavoro comune con il mondo della produzione, nella direzione di una sostenibilità sempre più estesa”.
Antonio Marcomini Prorettore Vicario Università Ca’ Foscari Venezia
“Ben venga questa iniziativa di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo che riunisce il mondo delle aziende e delle istituzioni per proporre una condivisione di concetti e linguaggio (un “vocabolario”) intorno al tema, complesso e sfaccettato, della sostenibilità. E’ sotto agli occhi di tutti, aggravata dalla pandemia, un’emergenza che è, al tempo stesso, ambientale, economica e sociale, e che richiede una accelerazione cioè risposte tempestive concertate e condivise partendo dai territori e in particolare dal nostro, quello veneziano, e da quello rodigino anch’esso affacciato all’Adriatico e bisognoso di un’idea nuova di sviluppo. A Ca’ Foscari il tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni – didattica, ricerca, terza missione – è al centro delle nostre azioni da almeno un ventennio, accogliamo dunque con la massima attenzione e disponibilità questa iniziativa e non mancheremo di fornire il nostro contributo”.
Sergio Andreis, Direttore di Kyoto Club
“Con grande piacere abbiamo collaborato alla stesura del Manifesto per la sostenibilità e dell’Alfabeto delle imprese sostenibili insieme a Confindustria Venezia, che, con grande lungimiranza, nel 1999 ha fondato Kyoto Club. La speranza si alimenta anche guardando al passato: in questi ventidue anni la presa di coscienza dell’importanza e delle grandi opportunità offerte anche alle imprese dagli investimenti in sostenibilità ha visto una crescita esponenziale, con un’ambizione senza precedenti fatta propria dal Green Deal europeo e, speriamo, dalla proposta finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il PNRR, che il Governo deve trasmettere entro il 30 aprile alla Commissione europea. Con la consapevolezza della complessità delle grandi sfide poste dai cambiamenti climatici, questa evoluzione ci fa guardare con ottimismo ai prossimi anni. Un ringraziamento speciale ai Rettori di Ca’ Foscari e di IUAV per la loro partecipazione e la nostra gratitudine, oltre che a Confindustria Venezia, a tutte le realtà che hanno già aderito e a quelle che vorranno aderire al Manifesto”.
Claudio Fiorentini, Presidente Sezione Industrie Elettriche, degli Acquedotti e del Gas di Confindustria Venezia
“Il Manifesto esprime l’impegno di Confindustria per quello che potremmo definire la “socializzazione della sostenibilità”. Le imprese possono e devono essere l’abilitatore della sostenibilità creando benefici diffusi per il territorio. L’esperienza dimostra che promuovendo una filiera sostenibile le aziende sono più competitive e si creano condizioni che permettono di sostenere i livelli occupazionali e la creazione di un valore condiviso per tutta la comunità. Siamo convinti che interpretando la transizione ecologica come un elemento di politica industriale, sia possibile dunque coniugare lo sviluppo del sistema produttivo con la tutela sociale e ambientale del territorio”.