E’ morto a 88 anni nella sua adorata Italia il premio Nobel per l’Economia Robert Mundell,”. Canadese dell’Ontario, alla fine degli anni 70 si era trasferito in Toscana sulle colline senesi che aveva scelto come suo “rifugio”. Docente di economia alla Columbia University di New York, Mundell iniziò i suoi studi al Massachusetts Institute of Tecnology (MIT), per poi passare alla London School of Economics. Entrato nello staff del Fondo Monetario Internazionale, ha lavorato anche per le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, la Commissione Europea, la Federal Reserve, il Dipartimento al Tesoro Usa, il governo canadese e molti altri Stati europei e sudamericani. Nel 1999 aveva ottenuto il Nobel per ”le sue analisi della politica monetaria e fiscale nell’ambito di diversi regimi di tasso di cambio e la sua analisi delle zone ottimali di cambio”.
Ha dato un contributo fondamentale alla nascita dell’Euro, ma la sua tesi era che le condizioni ottimali per una fusione delle valute in Europa non esistevano. Per questo era considerato un euroscettico. Autore di numerosi testi sulle teorie economiche internazionali, Mundell ha preparato uno dei primi studi per la moneta unica europea ed e’ considerato il padre della teoria delle aree monetarie ottimali. Famoso il modello Mundell-Fleming.
Sotto l’ipotesi di perfetta mobilità dei capitali, il modello dimostra il diverso grado di efficacia della politica monetaria e fiscale nei vari regimi di cambio e teorizza le aree monetarie ottimali, quelle in cui convergono Paesi diversi rinunciando alla loro sovranità monetaria.