Eruzione numero 17 sull’Etna dove da ieri a tarda sera è stata registrata una nuova attività parossistica con fontane di lava, emissione di cenere dal cratere di Sud-Est e forti boati. La nube eruttiva – secondo i dati stimati dagli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania – ha raggiunto un’altezza di circa 7.000 metri sul livello del mare disperdendosi in direzione Sud-Sud-Ovest.
In particolare, è presente un trabocco lavico dall’orlo orientale del cratere di Sud-Est che si espande nella parte alta della Valle del Bove. Da una ‘bocca’ attiva alla base meridionale dello stesso cratere c’è una debole attività esplosiva e l’emissione di una colata che avanza in direzione sud-sud-est, riversandosi nel settore occidentale della Valle del Bove. È presente anche attività eruttiva negli altri crateri sommitali.
Il tremore vulcanico resta su livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di sud-est a una quota compresa tra 2.500 e 2.800 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica è a livelli molto alti, caratterizzati da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere di sud-est. Non si registrano, al momento, disagi all’aeroporto Fontanarossa di Catania.