“Pace, nonviolenza e sviluppo meridiano”. È il tema dell’incontro tenuto a Firenze per celebrare l’anniversario della nascita di don Tonino Bello, il Vescovo anti razzista e non violento, promotore di iniziative a sostegno degli emarginati e poveri. Tra i promotori Pax Christi-Punto Pace di Napoli e Casa della Pace Don Tonino Bello della diocesi di Cerreto Sannita, con l’adesione della Fondazione Don Tonino Bello e della Fondazione Guglielmo Minervini. Numerose le testimonianze con i relatori come Giuliana Martirani, don Tonio Dell’Olio, Giancarlo Piccinni, Maria Turtur, con letture e preghiere del Gruppo di giovanissimi della Valle Telesina, del Punto Pace Napoli, del SAE di Milano, della Rosa Bianca e con un saluto finale della famiglia di don Tonino.
L’incontro, è stato seguito da numerosi partecipanti, ed ha evidenziato “la trasversalità e la poliedricità dell’insegnamento e della vita di don Tonino, così ricca di incontri sempre guidati da un’etica del volto e della carezza”. “Don Tonino”, sottolinea in una nota Pax Christi-Punto Pace di Napoli e Casa della Pace Don Tonino Bello della diocesi di Cerreto Sannita, “è stato un dono da ‘spacchettare’ nel nostro vissuto quotidiano di uomini e di credenti, nella pratica di relazioni solidali, di accoglienza e riconoscenza”.
Non è mancato durante il convegno via web anche un atto di sciocca provocazione. “Nel parlare di convivialità delle differenze anche tra i Nord e i Sud dell’Italia e del mondo, purtroppo l’incontro è stato turbato dall’intrufolarsi di hackers razzisti che hanno accavallato la voce della professoressa Maria Turtur con frasi violente verso il sud e Napoli”. Solo un piccolo episodio che è stato subito bloccato per riprendere il convegno e gli interventi. “L’incontro si è concluso proficuamente”, scrive ancora Pax Christi Italia, “nel valorizzare lo spirito dell’incontro e la memoria di don Tonino esprime, nel contempo, scontata solidarietà agli amici napoletani e ribadisce l’impegno contro ogni forma di pernicioso e insulso razzismo”.