Il 27 marzo Italian Resuscitation Council (IRC), societa’ scientifica accreditata dal Ministero della Salute che riunisce esperti in rianimazione cardiopolmonare, presentera’ ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai professionisti del soccorso e ai soccorritori volontari le nuove linee guida europee per la rianimazione cardiopolmonare, sviluppate da ERC (European Resuscitation Council) sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR), consensus mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco, basato sulle evidenze scientifiche.
La redazione delle nuove linee guida, che sono aggiornate ogni 5 anni sulla base delle evidenze scientifiche relative ai dati epidemiologici e alle misure piu’ efficaci di intervento, ha visto il coinvolgimento anche degli esperti italiani di Italian Resuscitation Council: Giuseppe Ristagno (presidente di IRC), Andrea Scapigliati (past president di IRC), Federico Semeraro (ex presidente e membro del comitato scientifico di IRC, attuale presidente eletto di European Resuscitation Council), Claudio Sandroni (gia’ membro del comitato scientifico di IRC), Tommaso Pellis (coordinatore del comitato scientifico di IRC) e Daniele Trevisanuto (professore associato di pediatria e socio IRC). Ha collaborato inoltre Tommaso Scquizzato, studente di medicina.
Ogni anno in Europa si stima siano colpite da arresto cardiaco oltre 400.000 persone con una sopravvivenza calcolata intorno all’8%. La percentuale di persone che assistono all’arresto cardiaco e che intervengono con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, utilizzo dei defibrillatori) e’ in media del 58% ma varia molto nei diversi Paesi. L’utilizzo dei DAE avviene solo nel 28% dei casi.
Diverse novita’ previste dalle nuove linee guida sono gia’ state inserite, anche per iniziativa di IRC, nel disegno di legge sul primo soccorso che oggi e’ in attesa di una definitiva approvazione alla Commissione Igiene e Sanita’ del Senato, dopo aver gia’ ottenuto il si’ della Camera nel 2019.