“Anche questo weekend lo passero’ lontano dalla famiglia, ma il gran lavoro di questi giorni ora ci permette di ricominciare a correre con le vaccinazioni”.
Lo dice Roberto Speranza, ministro della Salute, in un’intervista al quotidiano La Stampa.
“So che gli italiani sono provati dalle restrizioni – dice il ministro – ma con il decreto Sostegni mettiamo in campo oltre 150 mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, specializzandi e specialisti ambulatoriali. In più avremo 19 mila farmacie dove ci si potrà vaccinare e fino a 270 mila infermieri da coinvolgere nella campagna che, appena avremo più dosi, potrà accelerare l’uscita dall’emergenza”.
Riguardo alla ripresa delle vaccinazioni con Astrazeneca, spiega Speranza, “le primissime reazioni sono di fiducia”. “Ma la vicenda AstraZeneca – aggiunge Speranza – a mio avviso va letta in un altro modo. C’è la massima attenzione anche verso eventi rarissimi, perché stiamo parlando di un caso su un milione. Episodi legati da una connessione temporale e non causale”.
Chi rifiuta il vaccino di Oxford finirà in coda?
“Se uno rifiuta dobbiamo darlo immediatamente ad altri. Fuori dalle indicazioni delle autorità sanitarie non ha senso scegliere il vaccino perché sono tutti sicuri ed efficaci. E soprattutto sono tutti capaci di proteggere dalle forme gravi di malattia”. Merkel ha annunciato che acquisterà Sputnik anche senza l’ok di Ema.
E l’Italia?
“Resto convinto che non conti la nazionalità degli scienziati che hanno permesso la scoperta di un vaccino quanto la sua sicurezza ed efficacia. Cose che solo le nostre Agenzie regolatorie possono accertare. Mi aspetto comunque che Ema sia rapida nel decidere su Sputnik come sugli altri vaccini in arrivo”.
Il sistema a colori resterà anche dopo il 6 aprile alla scadenza del Dpcm che l’ha reiterato?
“La scelta e’ stata confermata dagli ultimi decreti del governo e credo sia la più efficace…. Per cui sì, sarà confermata”.