Altra uscita infelice, altre dimissioni. Dopo la rinuncia del presidente del Comitato organizzatore Yoshiro Mori per le polemiche scaturite da alcune dichiarazioni sessiste, è il turno di Hiroshi Sasaki, direttore creativo di Tokyo2020, fare un passo indietro.
A metterlo nei guai una battuta sull’attrice Naomi Watanabe: in occasione di un incontro avvenuto nel marzo dell’anno scorso per pianificare la cerimonia d’apertura, Sasaki – facendo riferimento al peso della star giapponese – aveva proposto di vestirla di rosa nel ruolo di “Olympig” (maiale olimpico, ndr).
Una battuta venuta alla luce solo oggi e che ha scatenato la bufera. “E’ completamente inappropriato fare commenti che ridicolizzano l’aspetto delle persone – il commento di Seiko Hashimoto, che ha rilevato Mori alla guida dell’organizzazione dei Giochi – Lo stesso Sasaki ha riconosciuto che era un commento offensivo e credo che una cosa del genere non sarebbe mai dovuta accadere”. La Watanabe si è detta sorpresa dall’uscita di Sasaki: “Io sono felice del mio aspetto ma come essere umano mi auguro di avere un mondo in cui ci sia rispetto reciproco”.
Parole di condanna anche da Yuriko Koike, governatrice di Tokyo: “Commenti molto imbarazzanti”.