I cittadini del Sud “devono sentire lo Stato, nelle sue articolazioni, al loro fianco per rendere quei territori più sicuri, più accessibili, più attraenti dal punto di vista paesaggistico e ambientale, contribuire a far crescere nuove generazioni di cittadini consapevoli. Una sorta di new deal del Mezzogiorno declinato in chiave di Pnrr, senza ristori per i soprusi della storia e senza defatiganti trattative sulle risorse troppe volte annunciate e magari non spese”. Lo ha detto Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale, in audizione alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato, sul Piano Nazionale di ripresa e resilienza.
Per Carfagna il compito del Governo è “fare del Sud il motore dello sviluppo nazionale ed europeo”. Poi la ministra ha fatto riferimento ad altri interventi e programmi, parlando di “circa 100 miliardi di risorse su un orizzonte temporale di pochi anni”.
“Nell’attuale proposta di piano a cui stiamo lavorando – ha detto in riferimento al Pnrr -, di intesa con il Mef, abbiamo chiesto di esplicitare un vero e proprio capitolo Sud. Non sarà una missione ad hoc – ha aggiunto – ma stiamo lavorando per mettere in evidenza gli interventi che avranno ricadute sul Mezzogiorno e le relative risorse che saranno destinate ad essere assorbite dal Sud”.