Una vita dedicata al sindacato. Una attenzione costante verso i più deboli, protagonista nelle battaglie per i diritti fondamentali di dignità del lavoro. Sono tante le manifestazioni e le affermazioni di plauso e sostegno – a cui ci aggiungiamo noi de la Discussione – che hanno portato il Consiglio Generale della Cisl riunito al Palazzo dei Congressi di Roma, ad eleggere con 168 voti favorevoli su un totale di 173, 5 schede bianche, il nuovo segretario generale, Luigi Sbarra.
Sessantuno anni, sposato, due figli, dipendente dell’Anas. Nato a Pazzano, un piccolo comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria, Sbarra ha percorso tutti i gradi del sindacato, da dirigente locale, regionale e nazionale. Il primo intervento all’assemblea è stato l’accorato saluto della ex Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Care amiche, cari amici, termina oggi questo tratto di strada lungo 7 anni vissuti insieme”, ha esordito la Furlan, “Anni intensi, faticosi ma entusiasmanti, contraddistinti da un impegno continuo e su più fronti. Non ci è dato di scegliere il tempo nel quale vivere, né i problemi con i quali misurarci; possiamo solo decidere quale strada percorrere. Ed io l’ho percorsa con voi con gioia”. In apertura dei lavori il ricordo dell’ex segretario generale Franco Marini, scomparso il 9 febbraio scorso, con immagini di una vita trascorsa nella Cisl, accanto ai lavoratori, nel segno della contrattazione, una scheda biografica curata da Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore. Parole di affetto, di stima e riconoscenza verso la ex segretaria Furlan e verso il sindacato sono state dette dal neo segretario Luigi Sbarra.
“Grazie per la vostra fiducia. Per l’amicizia e l’affetto che mi state dimostrando. Grazie per l’immenso onore che mi fate”, ha sottolineato Sbarra, “Mai avrei creduto, e nemmeno sognato, quando da giovane mi innamorai dell’attività sindacale, di poter essere eletto, un giorno”.
Sbarra ha poi voluto ricordare anche lui l’ex segretario Franco Marini.
“Questi ultimi giorni sono stati di grande emozione per me. Ma anche di tristezza. Una tristezza condivisa con tutti voi, per non avere qui, oggi, un grande uomo che ha fatto tanto per la Cisl, per il sindacalismo italiano, per il Paese”, ha sottolineato Sbarra, “la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Se ne è andato un amico, un padre nobile, un grande orgoglio per la nostra Organizzazione, e una vera Riserva dello Stato. Un uomo che ha reso più forte la democrazia italiana, dedicando l’intera vita alla difesa dei lavoratori, ai più deboli, alla costruzione del bene comune. Un mediatore infaticabile, di lui mancherà tutto. L’apparente bruschezza dei modi, che nascondeva un carattere dolce, umile, umano. La capacità di leggere le complessità e di assumere decisioni giuste, lontane dalle sirene del populismo e della demagogia”.
Nel concludere il suo intervento il neo segretario della Cisl ha indicato le priorità del suo mandato. “Proseguiamo il cammino iniziato settant’anni fa e che ci ha portato fin qui. Continuiamo a difendere la dignità, e ad affermare i diritti, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e di ogni persona, specie le più deboli e fragili, che siano nate qui o che abbiano scelto di vivere in questo nostro meraviglioso Paese”, ha ricordato con affetto Luigi Sbarra, “Cambiamo il Paese in quel che c’è da cambiare per renderlo più giusto, aperto, inclusivo, ricco di opportunità, di lavoro, di vita. Per l’Italia il tempo del coraggio è adesso. La Cisl, come sempre, c’è. E farà fino in fondo la sua parte”.