Prima della riforma degli ammortizzatori sociali c’è l’urgenza di mitigare l’impatto economico della pandemia sul terziario. Chiede un percorso per gradi Confcommercio al ministro Orlando. La situazione infatti per la Confederazione è ancora di piena e drammatica emergenza, così bisogna pensare al presente per avere una visione del futuro.
“Bene l’obiettivo della semplificazione degli ammortizzatori e il metodo utilizzato dal ministro del Lavoro Orlando”, sostiene la Confcommercio, “ma per la riforma che porti ad ammortizzatori ‘universali’ prima bisogna mitigare l’impatto economico del Covid sul terziario”. L’obiettivo prioritario è ridurre la burocrazia che costa denaro e tempo.
“Bene il metodo e l’impianto complessivo del documento sulla semplificazione delle procedure ed il miglioramento della vigilanza illustrato oggi alle parti”, sottolinea ancora la Confcommercio, “perché proprio le complicazioni burocratiche hanno spesso messo in difficoltà i rapporti tra datori di lavoro e sindacati”. Quindi bene i passi avanti per la definizione degli ammortizzatori sociali, ma rimane comunque il nodo dell’emergenza che deve essere superata.
“Una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, volta a definirne un assetto strutturalmente inclusivo ed universale, potrà però essere compiutamente messa in opera”, conclude la Confederazione, “solo in una fase di oggettivo superamento dell’emergenza pandemica e di mitigazione del suo impatto economico e sociale, gravissimo, in particolare, per il mondo del terziario di mercato, che consenta il ritorno a condizioni di normalità operativa da parte delle imprese e la definizione di prospettive di ripartenza”. L’iniziativa del neo ministro del Lavoro Andrea Orlando per ora è un giro di orizzonti per cogliere le richieste del mondo produttivo. La riunione ha visto la partecipazione delle parti sociali e le imprese sul tema degli ammortizzatori sociali per ogni categoria. Appuntamento che segue quello tenuto la scorsa settimana con la partecipazione oltre che di Cgil Cisl, Uil e Ugl anche di Confcommercio, Confindustria e delle altre realtà imprenditoriali da Confapi a Cna ad Alleanza Coop. Scopo della convocazione era, come specificato in una nota del ministero, “sottoporre al confronto un documento aperto che definisca le possibili linee di intervento finalizzate alla semplificazione delle procedure di attivazione e gestione degli ammortizzatori sociali”. Una sorta di “Road Map” attraverso cui si articolerà il processo di riforma degli ammortizzatori sociali.
Si procederà, è emerso nel dopo riunione, affrontando quattro punti in incontri specificamente dedicati: semplificazione delle procedure operative; perimetro delle misure; costi delle misure; modalità di gestione delle misure. Una riforma attesa ma non priva di intoppi. Ogni argomento infatti è gravato da un peso di burocrazia che dovrà per forza di cose rimodulato, mentre i tempi stringono e le emergenze si moltiplicano.