lunedì, 31 Marzo, 2025
Economia

Friuli, il primo marzo via alle richieste di ristoro a fondo perduto

“Lunedì 1 marzo alle 9 si aprono i termini per la presentazione delle domande per i ristori a fondo perduto per le attività culturali e sportive che da quasi un anno hanno subito un fermo a causa delle restrizioni anti Covid e che erano rimaste escluse dagli altri provvedimenti di ristoro sia nazionali che locali”.

A renderlo noto è l’assessore regionale alla Cultura e allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, a seguito dell’approvazione definitiva della delibera da parte della giunta regionale.

“Siamo pronti a partire – rileva Gibelli – per dare una risposta concreta e rapida a tutti quei lavoratori che non hanno ancora ricevuto alcun tipo di sovvenzione e che, purtroppo, sono fermi ormai da quasi un anno. Ci tengo a ringraziare i dirigenti e i loro collaboratori della Direzione Centrale Cultura e Sport, perché sono riusciti a mettere in piedi in pochissimo tempo il provvedimento e tutto il suo iter: ad un mese dall’approvazione in Consiglio Regionale possiamo, infatti, già partire con la presentazione delle domande”.

“Le domande – prosegue l’assessore – potranno essere presentate dalle ore 9 di lunedì 1 marzo fino alle ore 16 di lunedì 15 marzo. Ci saranno, quindi, quindici giorni di tempo per poter inoltrare la richiesta ed i fondi saranno erogati in maniera tempestiva con una procedura a sportello e non con un click day”.
Si ricorda che possono beneficiare delle sovvenzioni lavoratori autonomi, imprenditori individuali o liberi professionisti che realizzano o organizzano attività culturali o sportive o che gestiscono beni del patrimonio culturale o altri luoghi della cultura regionali. I soggetti devono essere titolari di partita Iva con codici Ateco rientranti tra quelli elencati nel bando (riportati in calce). I beneficiari devono risultare attivi alla data di presentazione della domanda e avere sede legale operativa, sede secondaria o unità locale in Friuli Venezia Giulia.

Il contributo a fondo perduto è di 1.500 euro per ciascun beneficiario e ammontano a 3 milioni di euro le risorse regionali messe a disposizione.

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