Dopo 4 anni di progressivo aumento, nel 2020 la produzione francese di orologi e gioielli si è contratta del 5%, registrando un giro d’affari di 2,8 miliardi.
Secondo il rapporto annuale pubblicato dal comitato dei professionisti dell’associazione France’clat, queste cifre sono da attribuire al calo delle esportazioni, che segna un -37%.
Seppure i produttori hanno manifestato una certa resilienza, la forte riduzione di scambi commerciali ha pesato enormemente, soprattutto trattandosi di una filiera che esporta in maniera consistente.
L’unica eccezione le esportazioni di gioielli in oro verso la Cina, che nel 2020 registrano un +95%.
Mentre la produzione di bigiotteria ha resistito, quella di gioielli si attesta su livelli quasi stabili (-1%).
La flessione maggiore si registra nel comparto orologeria (-22%), fortemente dipendente dal mercato svizzero: la difficoltà per i produttori di componenti di trovare i materiali ha avuto come conseguenza una diminuzione della loro attività del 25%.