Tra poche settimane anche la Liguria offrirà una opportunità di maggiore dignità ai padri separati, costretti sul lastrico a causa degli oneri di mantenimento. Il tutto grazie alla sensibilità del sindaco di Imperia Claudio Scajola che si è mosso in sinergia con l’associazione “Papà separati” della Liguria.
A settembre, infatti, aprirà i battenti la prima “Casa del papà” della provincia e dell’intera regione. Si tratta di un appartamento di tre camere da letto (ciascuna con bagno privato e angolo cucina) all’interno di una struttura dei Padri Carmelitani in via Cesare Battisti. L’iniziativa, davvero meritoria in quanto si propone di venire incontro ai padri separati costretti a mille peripezie pur di rispettare i provvedimenti della magistratura in caso di separazione, ha preso il via grazie a un protocollo d’intessa sottoscritto dall’associazione con il Comune.
La casa è aperta a genitori separati o divorziati con documentata situazione di difficoltà abitativa ed economica. Saranno loro a provvedere alla spesa, alle pulizie, al pagamento delle bollette e dell’affitto. Qualora non riuscissero, il Comune offrirà un piccolo contribuito. La stessa associazione ha promosso una raccolta di fondi in questa direzione.
l servizio di accoglienza della Casa del papà di Imperia avrà una durata di sei mesi, prorogabile così come avviene in altre parti d’Italia. Il presidente dell’associazione, Mauro Lami, sottolinea che l’iniziativa di Imperia è strettamente collegata alla “Casa del papà” aperta dal sodalizio a Strevi, in provincia di Alessandria, e a quella – in via di apertura – nel capoluogo, a Genova. In questo caso i padri separati indigenti saranno ospitati in un appartamento confiscato alla mafia. Dal comune fanno sapere che quella dei padri separati con gravi difficoltà economiche è una nuova e inarrestabile piaga sociale, che spesso danneggia anche il diritto dei figli ad avere un rapporto stabile coi propri genitori.