mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Salute

Obesità: “Il bisturi aiuta, lo stile di vita risolve”

Alessandro Minzoni è un nutrizionista che lavora alla casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro. Ci racconta il suo percorso di studi da Ferrara agli Stati Uniti. Ora segue il percorso dei pazienti bariatrici.

Qual è il suo percorso di studi?
Mi sono laureato in dietistica e nutrizione umana, nel 2008, all’università di Ferrara. Dopo la laurea ho lavorato con il professor Fellin e con la dottoressa Passaro per l’università nel reparto di medicina. In modo particolare per il centro per lo studio di terapia di diabete e obesità e sindone metabolica. Lì ho iniziato a fare esperienze. Nel 2014 ha fatto una nuova scelta. Ci racconti… Ho deciso di trasferirmi in Texas, negli Stati Uniti, per specializzarmi. Ho fatto un master in attività sportiva e movimento dell’essere umano. L’ho fatto per ampliare le mie conoscenze riguardanti l’attività fisica da poterle associare alla nutrizione umana.

Lei ha anche lavorato negli Stati Uniti…
Sì. Ho lavorato come nutrizionista sportivo per l’università dove stavo studiando. Terminati gli studi ho avuto la possibilità di lavorare per una grossa azienda di San Antonio come wellness manager, mi occupavo di trovare percorsi di salute. Inoltre programmavo la nutrizione dei dipendenti di questa grossa azienda affinché potessero migliorare il loro stato di salute.

Quando è tornato in Italia?
Nel 2018. Ho avuto la possibilità di parlare con il dottor Sergio Carandina, che è un collega e soprattutto un amico. Mi ha parlato della casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro, eccellenza in chirurgia bariatrica, e mi ha invogliato a partecipare a questo tipo di lavoro.

Quando ha iniziato a lavorare alla casa di cura?
Nel 2019. Mi trovo benissimo. E’ una struttura molto organizzata, e mi piace molto lavorare con questa equipe.

Chi sono i pazienti?
Molte sono donne, sono circa il 70%, il resto sono uomini. Sono pazienti che per la maggior parte hanno già provato altri tipi di percorsi per poter perdere peso, dimagrire e per mantenere il peso perduto, con scarsi successi. Quindi decidono di seguire il percorso qui alla casa di cura. La maggior parte per passaparola. Cioè hanno sentito parenti ed amici che hanno fatto questa esperienza.

Sono diligenti i pazienti?
La maggior parte sì. Come li preparate all’intervento? Con la fase preoperatoria. A livello psicologico, e a livello nutrizionale. Vengono istruiti in modo tale che possano acquisire uno stile di vita e alimentare corretto che possano mantenerlo anche dopo l’intervento.

Cosa specificate ai pazienti?
Che l’intervento non è la bacchetta magica che risolve il problema ma semplicemente una tappa del percorso. A monte ci deve essere un lavoro da parte del paziente per modificare il proprio stile di vita.

Cosa intende?
Intendo uno stile di vita corretto e un’alimentazione corretta abbinata ad un minimo di attività fisica o di movimento. Questo non significa iscriversi in palestra o fare attività di tipo agonistico, ma fare delle semplici passeggiate di 30 minuti ogni giorno.

Ci sono casi particolari di pazienti?
Quando sono molto in sovrappeso e hanno necessità di dimagrire molto velocemente. In questi casi si propone la dieta chetogenica, a basso contenuto calorico. Fa perdere circa 25 chili in modo da affrontare l’intervento in modo sicuro così da non avere problemi durante la fase di intervento chirurgico.

Ha visto pazienti perdere tanto peso?
Si, tanti. I più bravi sono quelli che cominciano a perdere peso prima dell’intervento. Questo è importante perché prendono consapevolezza di quale sia il suo stile alimentare e degli errori che, eventualmente, deve evitare nei giorni successivi. Ho visto pazienti che hanno perso 20 chili nel preoperatorio e 50 chili nel
postoperatorio. Questo nel giro di un anno.

A quale età è più facile perdere peso? Oppure è una questione di volontà?
Direi di volontà. Posso dire che le persone più giovani fanno un pochino meno fatica. Probabilmente perché sono forse meglio disposti a fare movimento. In ogni caso la cosa fondamentale è la volontà.

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