Tra i sindacati la Cisl si lancia in favore del presidente incaricato Mario Draghi. Una apertura di credito totale verso una personalità che secondo la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan: “ha tutte le qualità, umane e professionali, la grande autorevolezza internazionale per guidare un Esecutivo di alto profilo”. Archiviata quindi la stagione delle diffidenze e risentimenti verso i tecnici al potere e al Governo la Cisl, in sintonia con la sua vocazione di sindacato moderato, aperto al confronto rilancia il suo sostegno alle scelte istituzionali del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per risolvere, come auspica la Furlan: “in tempi brevi una difficile crisi di Governo ed affrontare la fase di emergenza sanitaria, sociale ed economica del nostro Paese”. La nota del sindacato è piena di considerazioni positive verso Draghi con l’auspicio che inizii presto il suo lavoro.
“Come Cisl ci auguriamo che l’esecutivo Draghi vada bene, perché il paese ha bisogno di un governo subito”, sottolinea la Furlan, “Dobbiamo fronteggiare la pandemia, abbiamo un piano vaccini da impostare e portare avanti che è assolutamente fondamentale, ci sono da investire senza disperdere nemmeno un euro le risorse del Recovery plan e c’è un’emergenza enorme come una casa che si chiama lavoro. A marzo finisce il blocco licenziamenti e finisce anche la cassa Covid”.
Per la Cisl le prime dichiarazioni del presidente incaricato Mario Draghi sono di grande lungimiranza e sensibilità perché nelle sue parole c’è un messaggio di unità del Paese.
“Abbiano bisogno di un governo che sappia gestire temi importanti come questi. Oggi Draghi”, sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, “ha detto una cosa molto importante, rilevante: che intende affrontare le emergenze con tutta la politica. Quindi ha dato ‘un messaggio di unità per il Paese ma anche’ per “un confronto importante con le parti sociali”.
La prima importate richiesta che Annamaria Furlan presenterà è quella di una proroga dei licenziamenti che dovrebbero scattate il 31 marzo, una data che suscita molte apprensioni e sulla quale tutti i sindacati sono concordi nel chiedere lo slittamento.
“Come parti sociali chiederemo a Draghi la proroga del blocco dei licenziamenti”, prosegue la segreteria nazionale della Cisl, “altrimenti ci troveremo davanti un disastro sociale, serve anche il prolungamento della cassa Covid e la riforma degli ammortizzatori sociali. Serve un confronto vero, che finora non c’è stato, sul Recovery plan e serve un governo di grande qualità, all’altezza delle situazioni che dobbiamo affrontare, che sappia confrontarsi e aprirsi con le parti sociali. Il distinguo tra tecnico e politico è und distinguo complicato da fare, dobbiamo puntare su un’altissima qualità perché ci giochiamo il futuro del paese”. L’elenco che i sindacati proporranno è lungo, e servirà un grande impegno di tutti in un momento molto delicato tra pandemia e vaccinazioni in corso.
“Occorre subito affrontare i gravi problemi del Paese con l’indispensabile concertazione con le parti sociali”, sottolinea ancora Annamaria Furlan, “a partire dal piano vaccinale, il varo del Recovery Plan, il prolungamento del blocco dei licenziamenti e della Cassa Covid e le riforme. Rilanciare l’economia, il lavoro e la coesione sociale deve essere l’impegno, la priorità e la responsabilità di tutti, così come ha ribadito oggi il Presidente incaricato Mario Draghi rivolgendosi ai partiti ed alle forze sociali”.