Si appresta a celebrare la decima edizione da venerdì 24 a domenica 26 settembre.
Dopo il successo dell’edizione 2020 – svoltasi in contemporanea in presenza e in digitale – i promotori confermano l’obiettivo di realizzare un Festival secondo la formula “live & digital”, offrendo l’opportunità di essere fisicamente presenti in sala o di seguire Trieste Next sui canali digitale con approfondimenti, talk e format ad hoc.
In programma a Trieste Next, quindi, tre giorni di talk, conferenze, seminari e laboratori, con oltre 100 eventi in cartellone e 200 relatori. Torneranno anche gli esperimenti e i laboratori scientifici in piazza Unità d’Italia, curati dagli enti di Trieste Città della Conoscenza, che – dopo il grande successo delle precedenti edizioni – dedicheranno un’intera mattinata alle scuole primarie e secondarie della Regione.
Il Festival – promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste e ItalyPost, curato da Goodnet Territori in Rete e realizzato con la collaborazione attiva di tutti gli enti di Trieste Città della Conoscenza – sarà intitolato “TAKE CARE. La scienza per il benessere sostenibile”.
I promotori dichiarano: “nelle sue prime dieci edizioni, Trieste Next ha sempre affrontato temi chiave del dibattito scientifico e culturale, dall’alimentazione all’acqua, dall’energia al rapporto tra uomo e tecnologia. La decima edizione sarà un momento per fare il punto della situazione e tracciare l’agenda del futuro con un parterre di grandi ospiti ed esponenti delle discipline STEM, ma anche di scienze umane e sociali: dopo il covid-19, l’obiettivo è di ragionare su come la scienza possa offrire gli strumenti per “prendersi cura” (take care) degli uomini e del pianeta in un’ottica di benessere individuale, globale e, soprattutto, sostenibile”.
Tra i grandi nomi della scienza e dell’innovazione che hanno confermato la propria presenza a Trieste: Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore italiano, inventore del microprocessore;
Alberto Mantovani, direttore scientifico Humanitas e professore emerito Humanitas University; Elena Cattaneo, farmacologa, biologa, accademica e senatrice; Pier Paolo Di Fiore, ricercatore AIRC e docente di Patologia generale Università di Milano, direttore “Programma di Novel Diagnostics” Istituto Europeo di Oncologia. E ancora, il teologo Vito Mancuso e il filosofo Maurizio Ferraris; Jan Olof Lundqvist, senior advisor SIWI-Stockholm International Water Institute e Sahra Talamo, direttrice Laboratorio di Radiocarbonio Alma Mater Studiorum Università di Bologna, principal investigator progetto ERC RESOLUTION.