giovedì, 19 Dicembre, 2024
Macroregione Mediterranea
Economia

Coronavirus, il problem solving mediterraneo ai tempi del Covid

“I primi giorni di diffusione del Covid-19 hanno mostrato cosa si puo’ ottenere nei paesi del Mediterraneo quando dedichiamo le nostre risorse alla risoluzione di problemi e sfide reali”, ha detto Àurea Rodriguez, direttore dell’unita’ Innovazione delle imprese di ACCIO, agenzia per lo sviluppo economico della Generalitat della Catalogna. Commenti confermati da Emmanuel Noutary, delegato generale di Anima Investment Network, secondo il quale “la pandemia Covid-19 ha messo alla prova l’agilita’ dei territori. Pone gli attori pubblici al centro di questa dinamica, con la necessita’ di venire in aiuto delle piccoli imprese, posti di lavoro e fornire una rete di sicurezza sociale per i piu’ svantaggiati”. “Un terzo delle aziende regionali che abbiamo intervistato ha riscontrato difficolta’ di approvvigionamento e un quarto i problemi di trasporto. La delocalizzazione delle catene del valore si e’ quindi riaffermata come una questione importante per gli attori economici”, sottolinea Jean-François Royer, amministratore delegato di risingSUD ( Agenzia di sviluppo economico della Regione Sud).

L’agenzia di sviluppo economico della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha partecipato alla costruzione del piano di ripresa regionale. Ha dotato le aziende di tre nuovi strumenti: il pacchetto SUD relocation (supporto in intelligenza economica per trovare partner nuovi e locali), un fondo di partecipazione e riconquista industriale (60 milioni di euro di investimenti in nuovi settori industriali) e il corso SUD Industria 4.0 (sostegno e accesso ai finanziamenti per modernizzare le imprese industriali). “Gli attori del Mediterraneo dell’innovazione sono in grado di tirare fuori i loro paesi dalla crisi dall’alto”, dal primo confinamento in Tunisia a marzo, la FIPA “ha costituito un’unita’ di crisi per mettere in sicurezza le attivita’ e le esportazioni degli operatori stranieri”, ricorda Zied Lahbib, direttore marketing dell’agenzia tunisina per la promozione degli investimenti esteri. “La ristrutturazione in Catalogna riguarda probabilmente piu’ la vulnerabilita’ delle catene del valore che l’offshoring. Abbiamo imparato la lezione”, analizza Àurea Rodriguez.

Da allora ACCIO ha fatto affidamento sui suoi principali punti di forza nella ricerca e nell’innovazione per attrarre nuove attivita’. “La nostra regione ha un ecosistema di innovazione molto ricco, con catene del valore essenziali ed emergenti che dobbiamo rafforzare”, sottolinea Xavier Vilalta, Smart Strategy Manager di ACCIO. La vicinanza ai paesi europei, una popolazione giovane e relativamente istruita, l’innovazione, la competitivita’, sono tutte risorse per il sud del Mediterraneo nel suo posizionamento post-COVID. “Gli attori mediterranei dell’innovazione sono in grado di far uscire i loro paesi dalla crisi dall’alto evidenziando l’agilita’, la creativita’ e la resilienza mostrate al culmine della crisi. In definitiva, queste sono le attivita’ piu’ importanti. Piu’ innovativa, l’industria farmaceutica, nicchie ad alto valore aggiunto nell’industria agroalimentare, energie rinnovabili, tessili intelligenti e digitali (fintech, sviluppo software, e-health, ecc.), che hanno saputo resistere al meglio alla crisi”, osserva Zied Lahbib.

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