“I totalitarismi nella prima metà del Novecento e le ideologie che li hanno ispirati hanno arrestato la ruota dello sviluppo della civiltà precipitando larga parte del mondo nel buio fitto della barbarie, in una dimensione di terrore e di sangue. Ricordare e far ricordare a tutti il sacrificio di milioni di vittime innocenti esprime un dovere di umanità e civiltà che facciamo nostro ogni volta con dolorosa partecipazione”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso delle celebrazioni organizzate al Quirinale in occasione del Giorno della Memoria.
“Faremmo un’offesa grave – ha continuato – a quegli uomini, donne e bambini mandati a morire nelle camere a gas se considerassimo quella infausta stagione come accidente della storia da mettere tra parentesi, se rinchiudessimo soltanto nella memoria quei tragici accadimenti chiudendo gli occhi sulle origini che hanno avuto e sulle loro dinamiche. Fascismo, nazismo e razzismo non furono funghi velenosi nati per caso nel giardino ben curato della civiltà europea, furono invece il prodotto di pulsioni, correnti pseudoculturali e persino mode e atteggiamenti che affondavano le radici nei decenni e secoli precedenti”.