Persi 65.000 posti di lavoro. Cisl chiede tavolo di sicurezza per i posti di lavoro e per la campagna di vaccinazione. “Ritengo che stiamo combattendo una battaglia comune. L’obbiettivo non è quello di fare polemiche ma di fare in modo che si ammalino il minor numero possibile di persone. La proposta che la Cisl ci pone è perfettamente su questa linea; accolgo la richiesta e, ben volentieri, do corso a quanto è in mio potere per riattivare i tavoli che erano già stati aperti in primavera”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, risponde al segretario della Cisl del Veneto, Gianfranco Refosco, che chiede l’attivazione di un tavolo di concertazione regionale al fine di aggiornare i protocolli di sicurezza nei posti di lavoro e procedere ad una campagna informativa a sostegno della vaccinazione. “Penso vada reso merito a chi pone la questione della vaccinazione, dimostrando molto senso di responsabilità – aggiunge il Governatore -. Dobbiamo, infatti, lavorare tutti insieme per venire fuori da questo incubo il più velocemente possibile. Sono già troppe le ricadute negative sotto il profilo occupazionale. Siamo entrati in questa triste vicenda il 21 febbraio che eravamo la regione con la minor disoccupazione in Italia, pari al 6,6%. Oggi ci ritroviamo con 65.000 posti di lavoro persi e non sappiamo ancora quanti ne verranno messi in discussione quando sarà sbloccata la possibilità di licenziare. Posso soltanto comprendere lo spirito della richiesta del sindacato perché, come ho detto, la battaglia è comune e bisogna condurla insieme”.