Era e rimasto un bambino solare, occhi furbi, bello nel volto e nel cuore, legato a mamma Franca e papa’ Santino. E’ Giuseppe Di Matteo, il “Bambino che sognava i cavalli “(prendendo in prestito il titolo del libro curato dall’amico giornalista Rai Pino Nazio) che ben venticinque anni fa dopo 779 giorni di prigionia e’ stato ucciso e sciolto nell’acido proprio in un casolare alle porte del Comune di San Cipirello in territorio San Giuseppe Jato. Venticinque anno e sembra ieri. Un bambino che non aveva nessuna colpa tranne quella di aver pagato il prezzo di una morte disumana e atroce nonostante ai carnefici diceva “non mi fate del male”. In questi anni tante volte il Parlamento della Legalita’ internazionale, non curante della strada fangosa e con grosse pozzanghere d’acqua, ha chiamato a raduno studenti da tutta la sicilia per dare vita a un appuntamento chiamato “Un fiore per Giuseppe “. Si, fiori , biglietti d’affetto, disegni, messaggi tutti da posare su una brandina arrugginita dove con Franca Castellese, mamma del piccolo/innocente , abbiamo posato un angelo di lava rivestito in porcellana datoci come dono da un liceo di Bronte , Comune ai piedi dell’ etna. Il pianto e le urla di mamma Franca squarciavano non solo il cuore ma anche il cielo. Ricordo quando la truppe della Rai, del programma ” A Sua Immagine ” ci chiese se potevamo registrare li una trasmissione del sabato in preparazione al commento del Vangelo della Domenica. Accettammo e tanti studenti del territorio insieme a una delegazione studentesca dell’IISS. “F. Ferrara ” di Palermo dove ha sede il “Parlamento della legalita’ internazionale e Multietnico ” ci siamo fatti trovare seduto nell’anfiteatro per “non dimenticare ” il sacrificio di Giuseppe .Anche l’Arcivescovo Mons Michele Pennisi ( guida spirituale del Parlamento della Legalita’ Internazionale ) ha partecipato a questi appuntamenti portando sempre una parola di affetto al piccolo Angelo di nome Giuseppe. Lunedi 11 gennaio 2021 sono ben 25 anni da quell’orrendo gesto mostruoso e diabolico. Noi ci saremo e lo ricorderemo solare, bello, gioioso ricordando ai carnefici che non l’hanno ucciso, bensi’ hanno reso immortale la memoria di un piccolo che di certo non li fara’ dormire neanche la notte vista l’azione diabolica che grida, oggi piu’ che mai,” Verita’ e Giustizia “al cospetto di Dio.