Ancora guai per gli agricoltori italiani sempre più esposti ai cambiamenti climatici. Nei giorni scorsi Coldiretti aveva fatto una prima ricognizione dei danni, problemi oggi aggravati dalla ondata di gelo. Il forte e repentino abbassamento della temperatura con l’arrivo del gelo e della neve ha colpito verdure e ortaggi coltivati all’aperto ma a preoccupare è anche la situazione negli allevamenti dove gli animali sono impreparati al grande freddo. Per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell’acqua. Lo rende noto la Coldiretti con una nota aggiornata, “nel sottolineare che la caduta della neve che ostacola lo spostamento degli animali e occorre garantire la viabilità nelle aree interne per consentire i rifornimenti alimentari nelle stalle e le consegne del latte che viene munto quotidianamente”.
“Gli allevatori stanno intervenendo per difendere gli animali dal freddo con l’acqua negli abbeveratoi”, sottolinea la Coldiretti, “viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi oppure lasciata sgocciolare per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono foderati in modo che il ghiaccio non blocchi le valvole di apertura. Inoltre”, precisa la Coldiretti, “il pasto degli animali è stato rinforzato per garantire una razione supplementare di energia e calorie”. C’è poi l’emergenza neve, “Nelle campagne”, continua la Coldiretti, “la neve ha sepolto le colture e con il proprio peso provoca anche la rottura dei rami negli alberi da frutta e negli ulivi la cui coltivazione si è estesa a nord a ridosso delle Alpi”.
Con temperature sotto lo zero sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Per evitare l’isolamento delle aziende e delle stalle sono in azione anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti attrezzati come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo. “I mezzi agricoli sono al lavoro”, sottolinea la Coldiretti, “per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili ed evitare l’isolamento di case e aziende ma anche garantire le consegne di prodotti deperibili come il latte.
La possibilità di utilizzare anche i mezzi meccanici agricoli messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne garantisce”, continua la Coldiretti, “la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere”, conclude la Coldiretti, “oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.