“Esiti non prevedibili”. Non è una nuova mutazione del virus ma quello che afferma Confcommercio a proposito del disagio sociale ed economico, della crisi delle imprese, del crollo del commercio che porterà a scenari nuovi e imponderabili, pericolosamente inediti. Le osservazioni sono quelle che seguono il Decreto Natale, ossia le restrizioni di movimento e di consumi degli italiani. “Le imprese”, sottolinea preoccupata la Confcommercio, “stanno pagando un prezzo insostenibile all’incertezza e alla mancanza di programmazione del contrasto al Covid.
Con l’inevitabile aumento della disoccupazione l’emergenza sanitaria ed economica rischia di diventare anche emergenza sociale con esiti non prevedibili”. Rispetto a questa analisi così dura, per la Confederazione dei commercianti non ci sono molte vie d’uscita. Alcune sono obbligate come cercare sui problemi di così vasta portata lavorare in sinergia con ministri e Governo.
“È assolutamente urgente”, sottolinea con preoccupazione la Confcommercio, “un vero coinvolgimento delle parti sociali nelle scelte che decidono il destino di centinaia di migliaia di imprese e lavoratori”. Ma c’è da fare di più, molto di più perché i mesi che verranno saranno difficili, imprevedibili e vanno poste sotto controllo molte variabili minacciose. Secondo Confcommercio non è possibile discutere solo di obiettivi immediati ma bisogna puntare al futuro e alla possibile ripresa economica.
“L’obiettivo immediato”, spiega la Confederazione, “deve essere la salvezza del sistema imprenditoriale con indennizzi mirati ed adeguati alle perdite. Moratorie ed esoneri fiscali. Obiettivo che deve essere la priorità del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, insieme”, conclude la Confcommercio, “a quello degli investimenti strategici, per far uscire dall’incertezza continua il Paese e porre le basi alla sua ripartenza e al suo rilancio”.