domenica, 17 Novembre, 2024
Ambiente

Gli aiuti. Agricoltura, danni da cambiamenti climatici. Accordo Stato-Regioni a sostegno delle imprese

Provvedimento invocato da migliaia di piccole in prese, un aiuto tra le tante difficoltà che i cambiamenti climatici stanno provocando all’agricoltura. Ora le aziende che subiscono danni hanno la possibilità di avere un sostegno concreto. È ciò che prevede l’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sul Decreto del Piano di gestione dei rischio in agricoltura per il 2021. “Atteso da tempo”, scrive la Confederazione italiana Agricoltori, “interverrà a sostenere la capacità di resilienza e competitività del settore agricolo, messo sempre più in ginocchio da evidenti effetti dei cambiamenti climatici che hanno come conseguenza, criticità e danni ogni anno sempre più pesanti per le produzioni agroalimentari”.

Più nel dettaglio, l’obiettivo è quello di ampliare progressivamente la disponibilità di strumenti di gestione del rischio che possono operare in maniera complementare e sinergica. “Si passa da quelli assicurativi tradizionali alle polizze innovative, dai fondi di mutualizzazione, fino ad arrivare agli strumenti settoriali per la stabilizzazione dei redditi”, illustra la Cia-Agricoltura, “Vi sono poi gli interventi compensativi ex-post, strumento anche quest’anno utilizzato in larga misura. Tra le novità, invece, l’aggiornamento delle fitopatie e delle infestazioni parassitarie assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica con l’introduzione, della maculatura bruna e della carpocapsa del melo e del pero, della mosca dell’olivo, della mosca del ciliegio, della tignola orientale del pesco, della ricamatrice del melo”.

Inoltre, il Piano integra le colture e le tipologie colturali assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica con l’aggiunta di uva da vino Dop e Igp sotto impianto antibrina. “Infine, per ampliare la platea di imprese e agricoltori”, fa va presente la Cia, “che intendono avvalersi degli strumenti di stabilizzazione del reddito settoriale, tra i settori ammessi a contribuzione pubblica sono stati introdotti la risicoltura e la suinicoltura, attivabili solo a seguito di modifica del PSRN 2014-2020”.

“Le calamità di tipo climatico o causate dalle fitopatie”, ha commentato la Ministra Teresa Bellanova, “sono un problema che attanaglia la nostra agricoltura. Le aziende agricole, che mai come quest’anno hanno dimostrato un ruolo strategico per il nostro Paese, devono essere messe nelle condizioni di operare serenamente, potendo contare su un reddito stabile senza i rischi delle incognite derivanti dalle malattie o dall’andamento climatico. Il nostro impegno  continua al fine di rafforzare gli strumenti a disposizione nell’ambito della nuova Pac, dove l’Italia sta chiedendo di incrementare la percentuale dei pagamenti diretti che possono essere destinati alla costituzione di un fondo di mutualizzazione da destinare al risarcimento dei danni subìti dagli agricoltori a seguito di calamità di carattere catastrofale. La gestione del rischio”, ha concluso il ministro, “è uno dei pilastri fondamentali per garantire concreta tutela del reddito ai nostri agricoltori. Progredire su questo fronte significa consentire a tutta la nostra agricoltura di compiere un passo in avanti verso la produzione di cibo sano, sicuro e sostenibile”.

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