In politica si possono sostenere tutte le tesi, anche quelle più sconclusionate. Viva la libertà. Ma non si può essere bugiardi e incoerenti.
Un’ignobile pantomima dal mese di aprile ruota intorno ai 37 miliardi che il “famigerato” MES ci presta e che, per l’ottusa opposizione dei 5 Stelle, l’Italia si ostina a scartare.
Per giustificare questo gran rifiuto se ne sono lette di tutti i colori. Vediamo l’elenco di questi presunti argomenti.
- Il prestito del MES è un cappio al collo perché ci imporrà sangue, sudore e lacrime, modello Grecia e farà arrivare la malefica Troika (FMI, BCE, Commissione Europea). Falso. I ministri delle finanze dell’eurogruppo, che formano il Consiglio di amministrazione del MES, hanno spiegato in tutte le salse che questo prestito ha una sola condizione: i soldi devono essere spesi per la sanità. Lo hanno ribadito la Presidente Ursula von der Leyen, il Commissario Paolo Gentiloni, i capi di Stato e di governo del Consiglio europeo, Merkel e Macron in testa, lo stesso direttore generale del MES Klaus Regling, un interminabile elenco di economisti. Tutti bugiardi e incompetenti, delle nullità rispetto a Salvini, Meloni e una parte consistente dei 5 Stelle…
- Il prestito del MES non ci conviene. Falso. I 37 miliardi restituiti in 7 anni, a interessi negativi ci costerebbero meno della somma presa in prestito. Se invece onorassimo il debito in 10 anni risparmieremmo almeno 300 milioni l’anno (totale 3 miliardi) rispetto a quello che pagheremmo se emettessimo titoli di Stato per rastrellare lo stesso importo.
- Saremmo i soli a prendere Il prestito e questo ci metterebbe addosso un timbro negativo. Falso. Gli altri Paesi che non accedono a questo finanziamento pagano per i loro titoli di stato tassi di interesse più bassi di quelli italiani e non hanno convenienza. Prendendo quei soldi l’Italia tranquillizzerebbe ancora di più gli investitori per due motivi: sarebbe evidente che ci sentiamo in grado di restituirli e quei soldi non graverebbero ulteriormente sul nostro debito pubblico.
- Il prestito è superfluo: non ne abbiamo bisogno. Falso. Ne abbiamo bisogno eccome, con la Sanità in ginocchio, in piena emergenza pandemica e la necessità urgente di rafforzare le strutture sanitarie.
- L’ultimo argomento è il più subdolo: abbiamo già abbastanza soldi con i 209 miliardi del Recovery plan. Questo significa che i 209 miliardi non li destineremo tutti alla ripresa e resilienza perché una parte dovrà andare alla sanità. Ma quanta parte? La logica vorrebbe che dai 209 miliardi si staccassero i 37 miliardi che non vogliamo prendere dal MES e quindi resterebbero per la ripresa e lo sviluppo 172.
Ma nelle schede del PNRR il Governo destina alla Sanità solo 9 miliardi. Una beffa vergognosa. Si rinuncia a 37 miliardi che non ci costano nulla di interessi dicendo che i soldi che abbiamo bastano ma poi per la sanità ne spendiamo solo 9? E gli altri 26? Ci rinunciamo a cuor leggero visto che i nostri ospedali scoppiano di salute ed efficienza e che abbiamo medici, infermieri e medicina territoriale ben equipaggiata? Si abbia il coraggio di dire agli italiani la verità: per un pregiudizio irrazionale invece di spendere per la sanità 37 miliardi ne spenderemo solo 9. Vediamo se gli italiani sono contenti di questa straordinaria idiozia.