I Governi di tutto il mondo se ne guardano bene. Vi diciamo il perché.
I Riti praticati da più persone, dal punto di vista del contagio, sono certamente tutti uguali. Perché chiudere solo la Chiesa di Cristo per l’ora della nascita del Gesù di Nazaret, se è noto, ad esempio, che le riunioni nei Templi massonici terminano a mezzanotte in punto?
Sono stati vietati e contingentati funerali e matrimoni, ma dei Riti laici che contano, nessuno ne parla, ad eccezione naturalmente di noi de “la Discussione”.
I Governi di tutto il mondo ignorano completamente le riunioni delle associazioni più influenti.
I Massoni, i Rotariani, i Lionisti, i Cavalieri, gli appartenenti all’Opus Dei e alle altre potenti associazioni sono liberi di riunirsi dove e quando vogliono senza restrizioni, forse per chi governa o regna è preferibile ignorarle ed assimilarle alle associazioni sportive dilettantistiche.
Quasi certamente molte delle Associazioni citate si ribelleranno all’affiancamento giornalistico che stiamo facendo e rifiuteranno di essere assimilati, soprattutto ai massoni. I Poteri cosiddetti forti, quelli cioè che contano di più di quelli degli Stati e delle Nazioni, sono in permanente competizione tra loro, o per lo meno devono farlo credere, e non vogliono essere omologati e paragonati. In questo caso però stiamo solo parlando delle riunioni ai fini del contenimento del contagio, non stiamo parlando di altro. Se qualcuno si agitasse cadrebbe certamente nella trappola dell’excusatio non petita accusatio manifesta.
Ma veniamo all’Italia. Il Grande Oriente d’Italia quest’anno, a Rimini, ha celebrato la Gran Loggia con 1.500 presenze. Tutte ben covidianamente protette naturalmente. “Gentili signore, signori, fratelli carissimi del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, grazie di essere qui e benvenuti alla Gran Loggia 2020. La vostra presenza così numerosa, nonostante le criticità causate dalla pandemia, attesta quanto questo evento sia atteso e apprezzato. Di questo vi sono molto grato..”, è così che il Gran Maestro del GOI inizia la cerimonia al Palacongressi di Rimini.
I Rotariani sono più di un milione nel mondo, pensate che non abbiano fatto riunioni?
Di simboli, di questi poteri forti, ne abbiamo molti in Italia: di squadre e compassi, ruote dentate, croci ottagone, croci nel cerchio del sole anche… e preferiamo fermarci per dare spazio solo ad alcune piccole sfumature e darvi un esempio.
Con decreto legislativo il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi nominò una specifica commissione per individuare quello che sarebbe dovuto diventare l’emblema dell’Italia. Il 13 gennaio 1947 vinse quello di Paolo Paschetto, massone come Mameli, autore dell’omonimo inno nazionale. Nulla da dire e commentare. L’emblema della Repubblica italiana contiene la ruota dentata –simbolo rotariano? la stella a cinque punte –pentalfa massonico?, l’ulivo di pace -dell’Opus?, il nastro –strumento di lavoro delle Stelle d’Oriente? la quercia come forza e potere? Chissà.
Ci piace anche ricordare che per entrare a Montecitorio occorre attraversare il pavimento in lieve salita su cui è rappresentato, in mattoncini bianchi, il candelabro a sette luci ebraico e presente anche nei templi massonici: la Menorah. Ma sono solo piccole insignificanti sfumature di inchiostro giornalistico.
Vogliamo appositamente trascurare le riunioni delle UR-Lodge, il REU, i Templari, gli Illuminati, l’Hellefire Club, The Majestic 12, I Cavalieri del circolo d’oro, The Bohemian Club, lo Skull and Bones, il Gruppo Bilderberg, perché vi incuriosiscano e facciate da soli le vostre ricerche.
Infine vi diamo un’altra piccola sfumatura. Qualcuno si sta chiedendo perché il Movimento che in questo momento ci governa, ideato da Casaleggio e Grillo, ha scelto per proprio simbolo, Cinque stelle a Cinque punte dentro un Cerchio e facendo campeggiare una grande lettera V in rosso, in mezzo alla parola moVimento. Della stella a cinque punte abbiamo già scritto ricordando il pentalfa, al numero cinque pensateci voi e della V che dire: in ambito cabalistico questa lettera corrisponde alla lettera semplice “vau”, il cui potere è regnare sul pensiero, in quanto avrebbe in se capacità mentali, quali individuare, analizzare e distinguere. La lettera V, poi, per gli occultisti sintetizza la forza universale che separa ed unisce. Non vi diciamo il significato del rosso. E voi che pensavate che quel simbolo con quella V stesse solo a ricordare quel famoso giorno del Vaffa-day, e che le stelle si riferissero a quelle della famosa guida gastronomica. Chissà, forse sarà proprio così.