giovedì, 21 Novembre, 2024
Società

Pari Opportunità, PV&F: “Nascono nuovi ‘campi di rieducazione’ Lgbt per giornalisti”

La notizia è di quelle talmente assurde da non sembrare vere. Invece non si tratta affatto di fake news e in questa Italia non c’è da stupirsi più di nulla. Nemmeno del fatto che il dipartimento delle Pari Opportunità di Palazzo Chigi abbia deciso di finanziare una serie di corsi di formazione dedicati al lessico “politicamente corretto” in tema di immigrazione e mondo Lgbt.

Come riporta il quotidiano Il Tempo, il Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio ha incaricato l’associazione Gaynet dell’organizzazione di diversi seminari sul tema della “discriminazione”. E poi, un corso intitolato “Informazione e persone Lgbt”, grazie al quale i partecipanti potranno imparare a conoscere il lessico legato al mondo omosessuale. I formatori si occuperanno soprattutto di svelare ai professionisti i trucchi per non incappare in “stereotipi e pregiudizi”.

La notizia ha provocato una levata di scudi da più parti. È intervenuta in modo particolare l’associazione Pro Vita e Famiglia onlus con una dura nota del presidente Toni Brandi e del vice presidente Jacopo Coghe.

“Questo tragico 2020 vedrà anche la nascita di nuovi ‘campi di rieducazione’ – attacca Brandi -Dopo i bambini, il governo giallo-rosso vuole indottrinare sempre di più anche i giornalisti. Costo dell’operazione: quasi 78 mila euro. Sono i soldi di noi italiani ed è qualcosa di ignobile e infame in questo gravissimo momento di crisi”.

“Da quanto è emerso da un articolo su Il Tempo – ha aggiunto il vice presidente Coghe – il governo Conte vuole finanziare una serie di corsi di formazione e seminari per insegnare ai cronisti italiani quali parole usare per evitare discriminazioni etnico-razziali e sessuali. Due contratti addirittura già sarebbero stati firmati dal Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio e con organizzazioni che si occupano di questi temi. Il solito magna magna, delle solite lobby, in un momento che vede tante piccole e medie imprese chiudere perché i ristori non bastano a coprire le spese. Ma come si può agire senza coscienza in questo modo e buttare così tanti soldi pubblici?”.

“Purtroppo il tema della formazione in mano alle lobby LGBTQIA+ non è affatto una novità – prosegue il presidente Brandi – È da tempo che l’Ordine dei Giornalisti prevede corsi di aggiornamento ‘allineati’ al politicamente corretto e indirizzati ossessivamente a questi temi, corsi a cui si attribuisce anche la qualità di essere deontologici. Ma la manipolazione dei futuri manipolatori mediatici mai come ora deve indignare”.

“Poi- ricorda ancora Coghe –  il Dipartimento per le Pari Opportunità ha anche deciso di finanziare due convegni all’interno della decima edizione di «Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans» previsto dal 19 al 28 novembre a Bologna. La spesa è di 9 mila euro in questo caso. Il primo convegno è su «Transessualismo nei processi migratori», il secondo sul tema «Archivi di storia trans». Ma i convegni non sono vietati? Non sono certo due temi importantissimi ed essenziali poi per la nostra società massacrata dal Covid. Siamo di fronte a una casta irresponsabile e scandalosa. I giallorossi si vergognino profondamente” ha concluso il vice presidente di Pro Vita e Famiglia.

(Lo_Speciale)

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