“Le imprese hanno bisogno di sapere immediatamente quali supporti sono previsti a loro sostegno”. A sollecitare il Governo è Patrizia De Luise, Presidente nazionale di Confesercenti. “Le misure di restrizione previste dal Dpcm avranno un impatto grave su migliaia di attività, già logorate dalla crisi innescata dalla pandemia. Servono certezze immediate sul decreto ristori: abbiamo chiesto al governo un incontro urgente, per avere delle risposte”, chiede De Luise. Gli effetti delle chiusure si allargheranno a tutte le piccole imprese amplificando la crisi e le tensioni sociali. “Le limitazioni colpiranno tutto il sistema delle Piccole e medie imprese”, calcola la Confesercenti, “Non solo palestre, piscine, centri benessere, sale giochi e tutta la filiera degli eventi, delle cerimonie e dello spettacolo, per cui è previsto lo stop totale; il provvedimento mette di fatto in lockdown anche la somministrazione”. Per la Confesercenti gli orari imposti bloccheranno le attività e innescheranno un effetto domino sulle imprese della ristorazione ma anche sui servizi e sul turismo.
“Bar, pub e ristoranti non saranno più in condizione di operare”, spiega la presidente della Confederazione, “chiudere alle 18, quando l’attività diurna delle colazioni e dei pranzi è stata già messa in ginocchio dallo smartworking, vuole dire rendere antieconomico aprire. La raccomandazione di non muoversi, inoltre, avrà un impatto negativo sul turismo, sui consumi e su tutte le altre attività di vicinato, negozi in primo luogo”. L’attenzione è puntata sugli incentivi, sulla cifra è sui tempi. “Le imprese rischiano di non riuscire a sostenere questo nuovo colpo”, conclude Patrizia De Luise, “Bisogna rendere subito operativi nuovi sostegni concreti, non c’è tempo da perdere”.