“La crisi italiana è forte, l’Ocse stima che perderemo il 10% del Pil”. A mettere in evidenza stime e problemi vecchi e nuovi è il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi che sollecita la politica e il governo a entrare nel problemi reali, a prendere iniziative per il rilancio e lo sviluppo. Il tempo stringe anche per la prossima fine del blocco dei licenziamenti.
“Da imprenditore sono abituato a guardare i dati, per questo chiedo interventi organici sui quali concentrare le nostre risorse. Non ce l’ho con il governo, è una narrazione sbagliata”, ricorda il Presidente di Confindustria, “Quando parlo di Sussidistan critico gli interventi a pioggia, che sono utili in un momento di difficoltà ma poi serve mettere in campo interventi strutturali e su quelli concentrare le risorse”.
“Fin dall’inizio della pandemia abbiamo chiesto le tre D: dispositivi, dati e diagnostica precoce ma poi, nonostante ci sia stato il tempo, non tutto è stato implementato. Ora, non possiamo permetterci un lockdown generalizzato per questioni di prospettive sul futuro. Le imprese hanno dimostrato capacità di mettere in sicurezza i posti di lavoro e di convertire buona parte delle produzioni nel momento di emergenza per creare i dispositivi di protezione individuale”, ha sottolineato Carlo Bonomi, ospite di Piazzapulita, “La crisi italiana è forte, l’Ocse stima che perderemo il 10% del Pil. Quindi, vanno bene gli interventi emergenziali ma ora dobbiamo pensiamo al futuro. Sul Recovery Fund”, ha aggiunto Bonomi, “abbiamo una grande responsabilità su come spendere i soldi perché i giovani li stanno prestando a noi per costruire il loro futuro. Sono gli investimenti la priorità su cui indirizzare le risorse”.
Il Presidente di Confindustria indica tra le priorità una riforma organica del fisco e investimenti per il paese, rilanciando un grande Patto per l’Italia. “Il governo in questa legge di Bilancio, deve dare uno stimolo forte agli investimenti tecnologici e di trasformazione. Il Covid è un fattore di accelerazione, nel bene e nel male. Questo ci porta a pensare che alcune filiere vanno ripensate”.
Sulle filiere industriali, il Presidente Bonomi ha richiamato l’attenzione sulle ripercussioni che possono avere le revisioni sulle tax expenditures: “Chiediamo un metodo. Parliamo e individuiamo insieme quelle che non servono”.
Infine, sul tema del lavoro, Bonomi ha fatto presente che “quando termineranno gli effetti delle misure governative, ci sarà un numero importante di licenziamenti. Da luglio abbiamo chiesto al governo e ai sindacati di discutere insieme una riforma seria degli ammortizzatori sociali. Abbiamo presentato la nostra proposta ma la mia impressione è che si stia pensando al posto di lavoro e non all’occupabilità. E questo si può fare sicuramente con la formazione. Serve mettere la persona al centro”.