Ispirata dalla campagna 16 Giorni di Attivismo Contro la Violenza di Genere di UN Women, l’Organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alla Parità di genere e all’Emancipazione delle donne, l’iniziativa 16 DAYS 16 FILMS è un concorso di cortometraggi che pone l’attenzione su contenuti che riguardano la violenza contro le donne.
Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa si terrà quest’anno dal 25 novembre al 10 dicembre 2020, tra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne e la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. Per il secondo anno consecutivo Modern Films rinnova la collaborazione con la Fondazione Kering, che combatte la violenza contro le donne dal 2008.
Queste organizzazioni collaborano a livello internazionale per valorizzare tutti coloro che si identificano nel genere femminile, fornendo una piattaforma attraverso cui condividere le loro storie, favorire visibilità e discussione sul tema della violenza di genere, incoraggiare le donne e spingere verso il cambiamento.
Il concorso selezionerà una rosa di 16 finaliste da Regno Unito, Irlanda, Francia, Italia, e per la prima volta anche da Messico e Stati Uniti. Ogni giorno dal 25 novembre al 10 dicembre verrà rilasciato 1 cortometraggio sulle piattaforme di Modern Films e Kering Foundation; i film saranno condivisi anche dalle seguenti organizzazioni: Chayn Italia in Italia, En avant toute(s) in Francia, Fondo Semillas in Messico, NNEDV negli Stati Uniti e UK Says No More nel Regno Unito.
L’iniziativa si concluderà con una cerimonia di premiazione e un evento speciale a metà dicembre con la proiezione di tutti i 16 film selezionati.
Una giuria indipendente sceglierà la regista vincitrice e altre due finaliste. La prima classificata avrà inoltre l’opportunità di realizzare uno spot sociale per UK Says No More, una campagna di sensibilizzazione nazionale per generare consapevolezza e aiutare a prevenire gli abusi domestici e la violenza sessuale nel Regno Unito.
Lo scorso anno la giuria ha premiato il cortometraggio The Third Sorrow di Myriam Raja, regista candidata ai Bafta. Sul podio anche il corto Kedamono di Antonella Fabiano e Chiara Speziale e Waves di Jessie Ayles. Tra i membri della giuria le attrici Thandie Newton e Jodie Whittaker, la regista Alice Winocour, l’attivista Marai Larasi e la giornalista televisiva Edith Bowman.
La campagna video You Are Not Alone per UK Says No More realizzata dalla vincitrice dello scorso anno Myriam Raja è disponibile on line: https://www.16days16films.com/
“Siamo orgogliose di avere l’opportunità di portare questa iniziativa al pubblico internazionale per il terzo anno consecutivo. Con il drastico aumento dei casi di abusi domestici a livello globale durante il lockdown, 16 Days 16 Films ci consente di mettere in primo piano i temi relativi alla violenza di genere, permettendoci di sostenere ulteriormente le donne, supportando le registe che raccontano le loro storie”, dichiarano Johanna von Fischer e Ginta Gelvan, Produttrici 16 Days 16 Films.
“La Fondazione Kering è lieta di continuare la sua collaborazione con Modern Films ed estendere quest’anno l’iniziativa 16 Days 16 Films a Stati Uniti e Messico. È essenziale far sentire la voce dei registi che si identificano nelle donne per evidenziare le complessità della violenza che colpisce 1 donna su 3 in tutto il mondo. Attraverso questa iniziativa speriamo di poter mobilitare sempre più persone verso un’azione collettiva per favorire il cambiamento”, dichiara Céline Bonnaire, Direttrice Esecutiva della Fondazione Kering.
Le iscrizioni da Regno Unito, Irlanda, Francia, Italia, Messico e Stati Uniti saranno aperte fino a giovedì 8 ottobre 2020. Le 16 finaliste e i membri della giuria verranno annunciati a metà novembre.
I cortometraggi devono avere una durata massima di 20 minuti, essere diretti da registe che si identificano nel genere femminile e parlare con forza di qualsiasi forma di disuguaglianza o violenza di genere.
16 Days 16 Films è stata lanciata nel 2018 dalla produzione e distribuzione inglese tutta al femminile Modern Films, in collaborazione con UK Says No More. Maggiori informazioni sul sito ufficiale: 16days16films.com
Modern Films
Modern Films è una società di produzione e distribuzione di cinema ed eventi con sede a Londra e guidata da donne. Fondata da Eve Gabereau nel 2017 con l’obiettivo di lavorare su storie che affrontano direttamente le questioni sociali attraverso film e contenuti multimediali, come Manifesto con Cate Blanchett, la produzione esecutiva di I Am Not a Witch vincitore del BAFTA. Il contenuto editoriale si concentra su film che hanno partecipato a prestigiosi festival, su titoli acclamati dalla critica e vincitori di premi internazionali.
Tra i film più prestigiosi del listino Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, Yuli: The Carlos Acosta Story di Iciar Bollain, il documentario Shooting the Mafia di Kim Longinotto. Tra i film del 2020 Family Romance, LLC di Werner Herzog, The Falling di Viggo Mortensen e una serie di film diretti da donne tra cui: THE PERFECT CANDIDATE di Haifaa al Mansour, WHITE RIOT sul movimento Rock Against Racism negli anni ’70, LUXOR di Zeina Durra e con Andrea Riseborough, RAISE HELL: THE LIFE & TIMES OF MOLLY IVINS e BEYOND THE VISIBLE di Halina Dyrschka sull’artista Hilma af Klint. Modern Films ha recentemente prodotto I STILL BREATHE diretto da Alfred George Bailey
Per maggiori informazioni: modernfilms.com
Il Gruppo Kering
Gruppo mondiale del lusso, Kering sostiene e promuove lo sviluppo di alcune tra le più rinomate Maison di moda, pelletteria, gioielleria e orologi: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ulysse Nardin, Girard-Perregaux e Kering Eyewear. Kering pone la creatività al centro della sua strategia, permettendo così alle Maison di spingere sempre più in là i limiti dell’espressione creativa per plasmare un lusso sostenibile e responsabile per il futuro. Ecco il senso del nostro motto: “Empowering Imagination”. Nel 2019 Kering contava circa 38.000 dipendenti e ha realizzato un fatturato di 15,9 miliardi di euro.
Fondazione Kering
Nel mondo 1 donna su 3 è o sarà vittima di violenza durante la sua vita. Dal 2008 la Fondazione Kering combatte questa violenza che colpisce tutte le culture e tutte le classi sociali. Per svolgere la sua missione, la Fondazione incoraggia un approccio incentrato sulla cooperazione e le iniziative realizzate in co-progettazione con i partner. Essa stabilisce collaborazioni a lungo termine con le ONG locali e gli imprenditori sociali nelle tre principali aree in cui opera il Gruppo: continente americano, Europa occidentale e Asia.
La Fondazione cerca anche di cambiare i comportamenti all’interno di Kering e nella società in generale. Offre sessioni di formazione sulla violenza domestica per i dipendenti Kering e ha creato, nel 2018, insieme alla Fondazione FACE, “One in Three Women”, la prima rete europea di aziende impegnate contro la violenza di genere.
Per maggiori informazioni: keringfoundation.org
UK Says No More
UK SAYS NO MORE è una campagna nazionale lanciata all’inizio del 2016 con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sugli abusi domestici e sulla violenza sessuale in tutto il Regno Unito. UK SAYS NO MORE unisce e rafforza una comunità diversificata di membri sotto un unico potente simbolo visivo e fornisce strumenti, informazioni e risorse affinché individui e organizzazioni possano essere coinvolti. Insieme, stiamo sfidando i pregiudizi e le idee sbagliate sull’abuso domestico e l violenza sessuale, condividendo dati e informazioni e, infine, lavorando insieme per realizzare un cambiamento sociale positivo.
Per maggiori informazioni: uksaysnomore.org
En avant toute(s)
En avant toute(s) è un’organizzazione che lavora per l’uguaglianza di genere e la fine della violenza di genere, combattendo gli stereotipi e sostenendo i sopravvissuti. Questa organizzazione innovativa ha creato la prima chat room in Francia, disponibile su commentonsaime.fr, incentrata sulla risposta ai bisogni dei giovani che mettono in discussione le loro relazioni sentimentali e la violenza che potrebbero subire in essa.
Per maggiori informazioni: enavanttoutes.fr
Chayn Italia
Chayn Italia è una piattaforma open source che affronta la violenza di genere fornendo strumenti, informazioni e supporto chiari e completi alle donne sopravvissute e a coloro che sono loro vicini.
Per maggiori informazioni: chaynitalia.org
The National Network to End Domestic Violence (NNEDV)
La rete nazionale per porre fine alla violenza domestica (NNEDV) è un’organizzazione senza scopo di lucro 501 (c) (3) che funge da voce leader nazionale per le vittime di violenza domestica. L’adesione di NNEDV comprende tutte le 56 coalizioni statali e territoriali contro la violenza domestica negli Stati Uniti, che rappresentano più di 2.000 programmi a livello locale. NNEDV ha promosso il movimento contro la violenza domestica per più di 30 anni, avendo guidato gli sforzi tra i sostenitori della violenza domestica e le sopravvissute per sollecitare il Congresso ad approvare la storica legge sulla violenza contro le donne (VAWA) del 1994.
Per maggiori informazioni: NNEDV.org
Fondo Semillas
Fondo Semillas fornisce risorse economiche, formazione e sostegno ai gruppi di donne che lavorano per l’uguaglianza di genere in tutto il paese. In 30 anni ha finanziato 526 organizzazioni, sostenendo più di 779.018 donne e beneficiando indirettamente 2,9 milioni di persone in più. Nel 2011, Fondo Semillas è stato riconosciuto dal Premio della Fondazione MacArthur per le organizzazioni creative ed efficaci e nel 2012 ha ricevuto il Premio Hermila Galindo dalla Commissione per i diritti umani di Città del Messico.
Per maggiori informazioni: semillas.org.mx
16 Days of Activism
16 Days of Activism Against Gender-based Violence è una campagna annuale, che si svolge dal 1991 e coinvolge 164 paesi e 3.700 organizzazioni. Utilizza i 16 giorni tra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) e la Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre) per ribadire che eliminare tutte le forme di violenza contro le donne è una questione di diritti umani e che l’atto di perpetrare violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.