“Crisi di fiducia”. Un senso di pericoloso distacco dei pazienti (calcolati in milioni) con patologie oncologiche o altre serie malattie che in questi mesi hanno visto cancellare visite specialistiche e terapie. Il problema è tornato d’attualità con le preoccupate dichiarazioni il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo. “L’allungamento delle liste d’attesa rischia di trasformarsi in una grande crisi di fiducia dei cittadini nei confronti del Sistema sanitario nazionale.
L’epidemia da Covid 19 ha costretto gli ospedali a concentrare le proprie attività sulle urgenze e sui pazienti affetti dal virus. La gran parte delle attività ordinarie è stata sospesa e oggi le attese si misurano in semestri se non in anni in alcune regioni”. Il segretario dell’Anaao Assomed elenca i numeri e sono dati significativi quanto allarmanti.
“Sono state sospese 13 milioni di visite specialistiche, 300 mila i ricoveri non effettuati, 500 mila gli interventi chirurgici e ben 4 milioni sono gli screening oncologici rimandati”, sottolinea Carlo Palermo, “Rischiamo di peggiorare la prognosi di tutti i cittadini costretti a questa ulteriore attesa e per questo abbiamo bisogno di interventi urgenti da parte del Governo”. Per il segretario dell’Anaao Assomed, il ruolo attivo del Governo dovrebbe concentrarsi sulle piante organiche, oggi carenti, e senza personale il rischio di quella temuta crisi di fiducia è ancora maggiore.
“Innanzitutto”, afferma Palermo, “servono le assunzioni, abbiamo più volte segnalato la carenza di personale, dal 2010 al 2018 si calcolano siano stati tagliati 40 mila posti di lavoro nel Sistema sanitario nazionale. Bisogna rapidamente stabilizzare tutti i contratti precari che si sono attivati per far fronte all’epidemia”. Assunzioni, investimenti su strutture e tecnologie, incentivi economici per medici e personale sanitario.
“Bisogna incrementare i fondi destinati alla produttività aggiuntiva, 500 milioni sono previsti nel decreto agosto ma non sono sufficienti in base ai numeri che ho ricordato e pertanto bisogna verosimilmente raddoppiarli se non triplicarli”, calcola Carlo Palermo che aggiunge, “Bisogna incrementare l’investimento sugli ospedali perché bisogna ricordarsi che l’attività ordinaria è stata sospesa per l’anzianità dei nostri ospedali”, conclude il segretario dell’Anaao Assomed, per la mancata previsione della separazione tra malati infetti e non”. Quelli elencati non sono certo ipotesi di lavoro o progetti da libro dei sogni ma sono una stringente necessità. Altrimenti c’è il rischio di una crisi profondissima. Il segretario del Sindacato della dirigenza medica e sanitaria si appella così al Governo affinché decida presto interventi urgenti o si rischia “di peggiorare la prognosi dei pazienti” che sono rimasti senza cure. Infine le strutture, “bisogna incrementare l’investimento sugli ospedali ormai troppo vecchi”.